PARLIAMO DI CALCIO...
Si è chiusa una giornata molto difficile. Con un contraccolpo morale pari ad un cazzotto nello stomaco. La Fiorentina conclude la sua giornata romana con grande amarezza, convita di poter regalare al sistema calcio italiano un'occasione più unica che rara di redimere in un colpo solo i tanti, troppi errori commessi nel passato ed invece ancora una volta gabbata da una serie di scelte discutibili. Quelle che non comprende Borja Valero, che al termine di una giornata estenuante si era lasciato andare ad un sorriso che aveva fatto ben sperare Firenze. E invece no. Niente Juve e niente Chievo, il ritorno in campo sarà solo col Napoli. Una mazzata psicologica per il giocatore, che già domenica alle 12:30 si vedeva suo rettangolo verde con la 20 sulle spalle.
Si va quindi chiudendo una delle settimane più schizofreniche degli ultimi anni per l'ambiente viola, già in fermento per i recenti torti arbitrali ed il fresco ko contro la Lazio e ieri "mazziato" dalla sentenza definitiva della corte di giustizia federale. Adesso però, le polemiche verranno messe da una parte, chiuse in un cassetto a doppia mandata: domenica c'è la Juventus, un'avversaria che Firenze attende da quel magico 20 ottobre e che però in questi giorni ha rappresentato clamorosamente appena l'ultimo pensiero dei tifosi. Vincere (o almeno uscire dalla tana di Conte imbattuti) sarebbe il miglior viatico per dimenticare sette giorni infernali. E per tornare a parlare finalmente di calcio giocato.