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PAROLA AL CAMPO

di Alessandro Di Nardo

Mancano poco più di ventiquattro ore al debutto in campionato di Italiano: dopo un’estate iniziata col terremoto Gattuso, proseguita con l’ingaggio top di Nico Gonzalez, la presentazione del tecnico ex Spezia a Piazzale Michelangelo ed il ritiro a Moena e accompagnata sempre da rumors di mercato, adesso scatta l’ora del calcio giocato. A dire il vero la stagione ufficiale dei viola è iniziata settimana scorsa con il convincente 4-0 in Coppa Italia col Cosenza, ma la data cerchiata in rosso nel calendario dal tecnico è sempre stata quella del  22 agosto, ovvero quella della prima di campionato contro la Roma.

 Anche nei primi giorni di ritiro in Val di Fassa Vincenzo Italiano ha cercato di stimolare i propri giocatori puntando i riflettori sul match dell’Olimpico: il confronto con Josè Mourinho è nei pensieri del tecnico viola da diverse settimane e la sfida di domani potrà dare indicazioni sullo stato di salute delle due squadre, anche se il cartello “lavori in corso” è ancora presente sia ai Campini di Campo di Marte che a Trigoria. La Roma arriva al debutto con qualche giorno di preparazione in più e già una vittoria in campo internazionale col Trabsonzpor (playoff di Conference League), una partita che però ha evidenziato alcune disfunzionalità dei giallorossi, apparsi fragili soprattutto in fase di inizio azione.

La Fiorentina d’altro canto è una squadra parzialmente rinnovata negli uomini (due dovrebbero essere le novità di formazione rispetto allo scorso anno, ovvero Nico Gonzalez in avanti e Maleh a centrocampo) che però, complice anche il ritardo con cui Italiano è stato ingaggiato, è ancora in piena fase di costruzione. Anche se i giocatori a disposizione sono più o meno gli stessi della scorsa stagione ci sarà comunque un cambio di registro netto rispetto alle ultime guide tecniche almeno per quanto riguarda il modulo, con l’addio della difesa a tre e l’utilizzo del tridente in avanti.

In attesa di ulteriori rinforzi sul mercato (di oggi l’ufficialità del ritorno di Matjia Nastasic in viola, mentre per Davide Zappacosta si dovrà aspettare l’inizio della prossima settimana), la Fiorentina riparte quindi da alcune certezze: Dragowski in porta, Milenkovic dietro, Castrovilli come principale fonte di gioco in mezzo e soprattutto Dusan Vlahovic davanti. Sono giorni decisivi per il futuro del serbo, ma le parole di oggi di Italiano sono una ventata di ottimismo per i tifosi viola: “Lui vuole rimanere qua, la società lo vuol trattenere e con serenità sta parlando del rinnovo. Io parlo spesso con lui, lui è al 100% in questo momento e resterà così”.  Parole che servono per mettere nel cassetto, temporaneamente, tutte le voci sul serbo.  Almeno per domani, parola al campo.