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PASQUAL, PRESTO PER PARLARE DI SCUDETTO. SOGNO L'EUROPEO

di Redazione FV

Il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual ha parlato ai cronisti presenti nel corso di un evento organizzato dall'AIL, associazione di cui è testimone, presso l'ospedale di Careggi: "Sto meglio e spero di allenarmi insieme alla squadra. Poi nel momento in cui sarò tornato in gruppo da cosa nasce cosa e potrò giocarmi un posto. La partita contro il Napoli sarà molto difficile. Come ho detto anche prima della partita contro l'Inter non vorrei che venga considerata una sfida decisiva per il campionato visto che abbiamo ancora 6-7 mesi davanti a noi e anche altri impegni, sicuramente non sarà il crocevia della stagione. Ci può dare però maggiore fiducia in quello che stiamo facendo. Penso che in queste sette partite siano state nominate tutte le squadre che stanno facendo anche peggio di noi, con la Fiorentina che però è sempre avanti a tutte. Ci metterei la firma per continuare così. Fa comodo perché dobbiamo riuscire anche noi in primis a restare con i piedi per terra e utilizzare l'entusiasmo per trasformarlo in grinta. Stiamo facendo molto bene, siamo partiti alla grande ma abbiamo troppi mesi davanti a noi per ambire a qualcosa di così importante. Se fossimo ad aprile potrei anche parlare di Scudetto, ma manca ancora troppo tempo. La squadra merita di stare in alto perché abbiamo espresso il miglior gioco ma dobbiamo restare con i piedi per terra lottando partita dopo partita. Nel momento in cui hai giocatori in Nazionale significa che hai giocatori importanti che sanno anche gestire i vari impegni. E' chiaro che giocare prima della sosta sarebbe stato meglio ma la squadra si è allenata benissimo in vista di questo impegno contro il Napoli. La Nazionale? Contro tutto e tutti ha conquistato la qualificazione che è un buon punto di partenza. Stasera la vittoria contro la Norvegia portrebbe garantirci un posto tra le teste di serie, che sarebbe molto importante. Andare all'Europeo? Attraverso le prestazioni con la Fiorentina per me sarebbe bello concludere la carriera con una esperienza di questo tipo in azzurro. Ci sono state molte defezioni in queste convocazioni, ma è normale che se uno dimostra sul campo di essere pronto può andare all'Europeo. Sono al 50 e 50, me la giocherò fino in fondo. Vecino? Probabilmente non si sente ancora italiano. Se verrà chiamato, deciderà lui cosa fare insieme ai dirigenti della Nazionale".