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PASSA LA VIOLA. UN GOL NON SCACCIA LA MANCANZA DEL CENTRAVANTI E QUEI FISCHI...

di Sonia Anichini

Speravo che dopo la vittoria col Torino ci fosse un po’ più di tranquillità ed invece il nostro Presidente riparte con le “bombe”. Potessi inserire degli emoticon metterei le faccine che ridono perché, siccome passo per essere una criticona, c’è sempre chi mi batte e dico poco visto che chi si toglie, per l’ennesima volta, i sassolini dalle scarpe è Rocco Commisso. Parla dopo un successo importante contro il Toro, non dopo la sconfitta di campionato ma, giustamente, farà quel che vuole. Ieri sera siamo andati finalmente a letto sereni, più sereni di quanto era due giorni fa Amrabat, e ci godiamo il passaggio alla semifinale di Coppa Italia.

La Fiorentina stavolta ha giocato decisamente meglio e si è meritata di andare avanti in C.I. anche se, pure stavolta, non ci siamo fatti mancare il brivido finale quando i granata sono andati sul 2-1 su un contropiede sfruttando uno svarione generale della difesa gigliata inclusa un’uscita scellerata di Terracciano che però si era comportato molto bene nel corso della gara. Il vantaggio è stato realizzato da Jovic su assist di Terzic e qui, da perfida, mi viene da sottolineare come il ragazzo si sia fatto apprezzare più del terzino titolare nonché capitano viola. Non si è sentita la sua mancanza e fa piacere vedere che il sostituto è in grado di reggere bene il campo e aiutare i suoi…colpendo anche meno avversari!

Ma vorrei soffermarmi un attimo sul nostro attaccante per congratularmi per la bella realizzazione, ma niente di più. Leggo in giro un sacco di ottimismo, la convinzione di avere finalmente, lo dicono dopo ogni gol, trovato il goleador che non c’è ma io resto scettica e gongolerò al cospetto di Jovic solo dopo che le marcature saranno un numero degno di nota. La sua rete, nella prima uscita dopo la chiusura del mercato di gennaio, può far gridare “evviva, il centravanti c'è e la società ha fatto bene ad insistere con quelli che abbiamo”? Se siete convinti di questo, sono contenta per voi e vorrei essere positiva pure io ma ho difficoltà a cullarmi con questa convinzione. Il raddoppio è poi arrivato da Ikonè e nel finale Cabral ha centrato la traversa, come nel primo tempo aveva preso un palo Mandragora, questo per dire che la Fiorentina ha creato varie occasioni vedi anche un paio di bei tiri di Nico e un colpo di testa Milenkovic.

C’è poi la questione Amrabat e i fischi che lo stadio gli ha riservato al suo ingresso in campo nel secondo tempo. Ammesso che il suo comportamento non è certo stato dei migliori, i contatti col Barcellona e con Xavi fanno arrabbiare soprattutto per quanto fatto dalla squadra spagnola e dal suo Mister, che c’era il rischio di trovarsi nei guai a poche ore dalla chiusura del mercato invernale, ma io non colpevolizzo del tutto il marocchino. Il problema è che la nostra società non ha costruito una squadra dove i calciatori hanno piacere di stare, siamo per molti un trampolino di lancio, siamo il passaggio necessario per farsi vedere e poi volare altrove (attenti perché non porta tanto bene lasciare Firenze, chiedere ai ragazzi corsi alla Juve!) e non mi leva nessuno dalla testa che se la formula per prendere Amrabat fosse stato un prestito con obbligo di riscatto ieri sera i fischi Sofyan non li sentiva perché era lontano.

E poi basta con questa storia dei mercenari! È chiaro che i calciatori cerchino di andare dove stanno meglio, sia dal punto di vista sportivo che economico, e anche qui dobbiamo chiederci di chi è la colpa e non abboccare al teatrino che viene inscenato tutte le volte che parte un big. Amrabat poteva risparmiarsi le uscite social che ci hanno fatto stare col fiato sospeso, oltre a preoccuparci per la sua esclusione dalla convocazione, ma tutto è bene quel che finisce bene e, dopo averlo messo dietro la lavagna o in ginocchio sui ceci (metodi pedagogici eccellenti), il ragazzo ha chiesto scusa e tutto è finito a tarallucci e vino...e fischi! Non mi pare però che il centrocampista viola fosse particolarmente turbato dai mugugni e spero pertanto che dia il suo contributo al cammino viola da qui alla fine nelle competizioni in cui siamo impegnati.

La Signora in viola