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PASSAGGIO DI CONSEGNE

di Paolo Bocchi

Comunque vada a finire questa tormentata stagione della Fiorentina una cosa è certa: non sarà facile da dimenticare. Quello che è andato in scena nella mattinata di oggi è stato un vero e proprio passaggio di consegne tra Delio Rossi e Vincenzo Guerini. Prima il saluto dell'ormai ex allenatore viola, visibilmente dispiaciuto per l'accaduto e, soprattutto, per essere stato costretto a terminare anzitempo un'avventura a lungo inseguita, desiderata. E oltretutto a farlo nella maniera peggiore. La sua commozione al momento di abbandonare lo stadio, in mezzo ai cori dei tifosi accorsi apposta per salutarlo è una dimostrazione ulteriore di quanto il tecnico riminese si fosse immerso con tutte le sue energie in un'impresa che ha avuto un finale non certo a lieto fine, e sicuramente inaspettato. Ma ormai è tempo di voltare pagina, e tre ore dopo, nello stesso scenario della sala stampa del Franchi, è stata la volta della presentazione del suo successore: Vincenzo Guerini. Un cuore viola, chiamato a prendere in mano la squadra in queste ultime due giornate, e a conquistare il punticino che manca per la matematica salvezza.

"Un sogno che si realizza, ma non nel modo che avrei sperato": queste le prime parole di Guerini da allenatore della Fiorentina. Ma come sarà la sua Fiorentina? Molto simile a quella precedente, almeno dal punto di vista tattico. E non potrebbe essere altrimenti, visto il poco tempo a disposizione e una squadra decisamente propensa ad andare in confusione. Avanti con il 3-5-2 dunque, anzi per la precisione un 3-5-1-1, data l'ormai cronica mancanza di attaccanti in questa rosa, che a Lecce sarà orfana anche di Jovetic oltre che di Amauri. Largo quindi a una difesa a tre nella quale dovrebbe ritrovare una maglia da titolare capitan Gamberini, viste le precarie condizioni di Nastasic, anche se potrebbe avere una chance Felipe, più adatto ad essere schierato sul centrosinistra. Centrocampo con Cassani e Pasqual sugli esterni e Behrami, Montolivo e Lazzari centrali, con Kharja prima alternativa allo svizzero. In avanti Olivera in appoggio a l'unica punta Cerci, con Acosty a rappresentare l'eventuale carta da giocare a gara in corso. Ma moduli a parte, sarà dal punto di vista psicologico che si dovrà vedere la mano di Vincenzo Guerini, chiamato a mettere ordine in uno spogliatoio in cui se ne sono viste succedere troppe. In bocca al lupo per il tuo sogno Vincenzo, in quello che per i tifosi viola è stato un incubo, ormai fortunatamente sempre più vicino alla sua conclusione.