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PASSAGGIO DI TESTIMONE

di Tommaso Loreto

Niente di scontato nel mondo del calcio, figuriamoci le simpatie. La carriera dei calciatori del resto è comunque soggetta ad alti e bassi per definizione. Un pallone che finisce largo di qualche centimetro fa tutta la differenza del mondo, e a conti fatti anche le stesse aspettative di crescita professionale possono aumentare o diminuire l'affetto di un'intera tifoseria.

E' il caso di Stevan Jovetic e Adem Ljajic, il buono e il cattivo, almeno tornando soltanto a qualche mese fa. Nessuno, probabilmente, avrebbe mai immaginato che il serbo potesse scavalcare il montenegrino nelle simpatie e nell'affetto dei tifosi, eppure i sondaggi questo raccontano. E anche in chiave mercato finisce che siano più i tifosi speranzosi di rivedere Ljajic in viola il prossimo piuttosto che quelli pro JoJo.

D'altronde Jovetic già la scorsa stagione aveva lanciato segnali di smanie da top club, mentre Ljajic è riuscito gara dopo gara, gol dopo gol, a ricostruire prima la fiducia poi la simpatia dei tifosi. Lasciandosi alle spalle gli schiaffi di Delio Rossi (e ai tempi un po' tutti si schierarono a favore del tecnico) e prendendosi un ruolo sempre più importante nella Fiorentina di Montella.

Oggi il sorpasso pare definitivamente avvenuto, e chiaramente il corteggiamento della Juventus gioca ulteriormente a sfavore di Stevan. Che, di certo, nel girone di ritorno è stato di gran lunga al di sotto delle proprie possibilità, mentre Ljajic segnava a raffica. Uno in partenza, l'altro nel bel mezzo di una trattativa per il rinnovo. Jovetic e Ljajic amici per la pelle destinati a separarsi, con la tifoseria che però oggi ha già scelto chi voler trattenere a tutti i costi.