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PAULO SOUSA, Da gobbo a idolo dei tifosi viola

di Pietro Lazzerini

Poco prima di approdare alla Fiorentina, Paulo Sousa è stato criticato da una parte dei tifosi viola ma anche offeso con una scritta davanti allo stadio Franchi che recitava: "Sousa gobbo di merda". Il portoghese, più che pagare il suo passato da bianconero, pagava un momento in cui le certezze intorno alla squadra gigliata erano veramente pochissime, con un addio di Montella non preventivato e un mercato avaro di soddisfazioni. Da quei giorni di fuoco ne è passata di acqua sotto i ponti, con l'ex Basilea che ha conquistato i cuori dei fiorentini non solo con i fatti ma anche con le parole e con i gesti. Firenze è passata da un allenatore freddo, un atipico napoletano schivo e silenzioso, a un portoghese passionale e aperto, pronto a concedersi sempre e comunque a tutti e per tutti. Un cambiamento radicale del rapporto tra città e tecnico che ha pagato anche in chiave maturità dell'ambiente, che ha applaudito la squadra anche dopo le sconfitte e che sembra veramente pronto per vincere qualcosa di importante. Sousa ci crede. La mentalità vincente è una delle doti che tutti gli hanno subito riconosciuto. Il gobbo e la viola. Un connubio che sembrava potenzialmente incendiario e che in realtà si è acceso, ma solo come un grande amore.