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PAZZA IDEA

di Matteo Magrini

Stai a vedere che ci credono davvero. Questione di sensazioni e di sguardi, di serenità ed orgoglio. La Banda Prandelli infila la seconda vittoria consecutiva (ed erano due scontri diretti, mica due partite da ridere) e rilancia con forza la propria candidatura per un posto in Europa. Quale? Provate a chiederlo ai viola.


"La Champions è un sogno, a fine anno vedremo", vi risponderà il Pranda. Qualche metro più in la però Comotto e Natali (giù il cappello davanti all"altro Cesare") ci vanno giù convinti: "Il quarto posto? Noi ci crediamo". Hai capito i ragazzi. Gliel'hanno strappato dalle mani, quel sogno, e adesso vogliono riprenderselo. Roba dura, si dice a Firenze, ma giocando così tutto è possibile. O niente impossibile, che poi è la stessa cosa. L'importante è crederci.


Al limte della perfezione la Viola di ieri. Tre goal segnati e, questa è grossa davvero, nemmeno uno subito. Ma non è finita qua, perchè contro il Genoa la Fiorentina si è vista addirittura assegnare un calcio di rigore. Roba che se non hai visto la partita rischi di non crederci. Ed invece è tutto vero. Come vera, e da palati fini, è l'organizzazione di gioco che questi ragazzi hanno messo in campo. Corsa, ritmo, aggressività e tanta qualità. Applausi.


Una prestazione da Champions e per la Champions. Come quella di Jovetic. Se è vero che tre indizi fanno una prova allora adesso possiamo dirlo. JoJo è tornato. Come prima, più di prima (dell'infortunio). Prima il Bayern, poi Napoli e adesso il Genoa. Tre gare da campione, complete, e l'assenza di Mutu che fa un po' meno male. Poi c'è Gilardino. Tre reti in due partite (ieri la prima su rigore da quando è a Firenze) e tanti saluti alla crisi d'astinenza. L'ha voluto tirare per forza quel penalty. E per fortuna che l'ha messo dentro, sennò chi li sentiva Jovetic e Prandelli. D'altra parte il bomber è razza particolare. Il goal è il loro cibo ed ogni occasione è buona per saziarsi. Vanno presi e accettati così, soprattutto se in una stagione piena di difficoltà segnano 14 goal in 28 gare di campionato. Chissà se arriverà mai a numeri del genere Babacar. Primo goal in serie A per il nuovo pupillo di Casa Viola ed una non esultanza in stile Balotelli che preoccupa alcuni ed esalta altri. Lasciamo stare i paragoni, per il momento, e godiamoci un ragazzo che ha tanta personalità e che se fatto crescre con calma potrà farci godere. E parecchio.


Bene, molto bene, anche Natali e Kroldrup, due che a inizio anno sono partiti come riserve e che ora si ritrovano titolari forse inamovibili e ricoperti di elogi da parte di tutti. E bene Pasqual, ragazzo in difficoltà nelle ultime settimane e che ieri invece è parso di nuovo quel terzino che tanto aveva impressionato al primo anno in viola. Di Montolivo non diciamo più niente. Ormai il diciotto è leader vero di questa squadre e ieri (l'abbiamo detto che è stata serata dalle notizie clamorose) è arrivata anche la prima vittoria da capitano. Bene così. Citazione doverosa per Santana. spesso criticato (mica senza motivo, per dirla tutta), ieri ha estratto dal cilindro una finezza da urlo. Un colpo di tacco di  "Crespiana" memoria ed un urlo pieno di rabbia. Bravo Mario, adesso la continuità, please.


Una serata particolare, quella di ieri. Tanti tabù infranti ed un coro, della Curva Fiesole, che non si sentiva da tempo. Quel "Prandelli si, portaci in Champions League" che fu colonna sonora del primo, trionfale anno della Fiorentina targata Pranda-PandaLeo. Quando il quarto posto era davvero un sogno e non un piazzamento dovuto, quando la Viola stupiva tutti e domenica dopo domenica sfidava l'impossibile. Chissà cosa ha pensato, il mister, quando lo ha sentito. Forse, oggi come allora, una pazza idea gli ha attraversato la testa...