.

PAZZINI, Felicità e orgoglio senza rimpianti

di Matteo Magrini
Ha lasciato Firenze per cercare quella gloria e quei goal che in Riva all'Arno ormai non potevano più arrivare. E' volato a Genova, ha abbracciato Cassano ed è esploso all'improvviso. Signore e signori, Giampaolo Pazzini. Alt. Chiariamo subito. Nessun rimpianto, nessuno vuole strapparsi i capelli.
 
 
Nessuno si nasconda, però. Quando ieri l'ex ventinove gigliato si è avventato sul pallone, lo ha colpito, e ha gonfiato la sua prima rete azzurra il cuore ha sussultato. Un frullato di emozioni. Gioia, soddisfazione, un pizzico di rimpianto e, perchè no, d'orgoglio. Infondo il Pazzo è figlio di questa città. Firenze lo ha colto dall'albero dell'Atalanta ancora acerbo e lo ha coltivato, rendendolo giocatore vero.
 
 
Si può discutere su quanto abbia fatto bene, con la maglia viola, ma nessuno può negare la grande crescita compiuta negli anni col giglio sul petto. Ecco perchè siamo felici, molto. Giampaolo non vuol più parlare del passato, e fa bene. Lui ora è alla Samp e in viola c'è Gilardino. Benissimo così. Ognuno per la sua strada. Noi però siamo contenti. Siamo contenti nel vedere un figlio che diventa grande lontano da casa. Siamo contenti nel vederlo felice. 
 
 
Ecco perchè esultiamo, ad ogni suo goal. Qualcuno ci potrà accusare di provincialismo. Pazienza. A noi piace così. E non vogliamo nemmeno rinfacciare queste prestazioni agli straordinari intenditori che lo avevano soprannominato "segnamai". Ci pensa lui a farli arrossire. Contina così, Giampaolo. E se segni anche con la maglia azzurra allora tanto meglio, almeno potremo esultare e gioire in santa pace, senza essere guardati storti.  Del resto era questa la strada. Il tuo era un destino segnato. Diventare un bomber, un centravanti da palati fini. Bastava poco. Probabilmente, bastava lasciare Firenze.
 
 
Fai bene, a volerti mettere il passato alle spalle. Ma non lo dimenticare. Ricordati che se ora tutta Italia parla bene di te, eleggendoti centravanti del futuro azzurro, grande merito va a Firenze, alla Fiorentina e anche a Prandelli. E' finita male, lo sappiamo. Cesare però ti ha preso e ti ha sgrezzato. E tu non devi scordarlo. Ora sei quasi grande, sei quasi un campione. Ti guardiamo da lontano, e gioiamo con te, mettendoci due dita davanti agli occhi ad ogni tuo goal, proprio come te. Tu diventerai un bomber da primi della classe lontano da Firenze, e la Fiorentina crescerà con un altro centravanti. Siamo felici per te, e tu ricordati di noi, di quanto la Viola ti abbia aiutato a diventare quello che sei. Avanti così, senza nessun rimpianto.