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PAZZINI, Firenze grazie, ma non ho rimpianti

di Gianluca Losco

E' appena finita la presentazione di Giampaolo Pazzini, l'ormai ex-viola approdato ieri alla Sampdoria per 9 milioni più il prestito di Bonazzoli. Ecco le sue parole: "C'era l'interesse della Samp che ha dimostrato di volermi più di tutte e per me questo era importante, non ho avuto dubbi sulla mia scelta. So di avere molte responsabilità ma fa parte del nostro mestiere, io qua voglio fare bene e tornare a sentirmi protagonista. Io non ho saputo niente su un interesse del Genoa, erano solo cose che leggevo sui giornali; sono rimasto comunque impressionato dalla accoglienza".

Sul periodo buio a Firenze. "Ho passato dei mesi non facili per cui voglio rimettermi in gioco, ma adesso sono molto carico. Avevo bisogno di fiducia e la Samp ha dimostrato di fare un grandissimo investimento, e il direttore sapeva che la Samp era la mia prima scelta, poi vedendo la rosa della Samp, con Cassano ho avuto un'ulteriore motivazione a scegliere la Samp.

Sul 10 e su Cassano. "Cassano è un giocatore straordinario che trasmette entusiasmo e allegria. Avevo qualche dubbio sul numero perchè c'era libero il 29, ma Cassano mi ha obbligato a prendere il 10. Il congedo con la Fiorentina è andato bene, il mister mi ha salutato e mi ha augurato di fare tanti gol".

Un paragone Mutu-Cassano. "Secondo me Mutu e Cassano sono diversi, Mutu può fare anche la punta mentre Antonio preferisce partire da sinistra e da dietro. Io in attacco riesco ad adattarmi, l'anno scorso ho giocato da solo e l'anno prima con due punte: giocando da solo se non hai compagni che ti danno una mano fai più fatica. Se Cassano vuole fare tutto da solo e poi farmi fare gol a porta vuota va benissimo".

Ancora su Firenze. "A Firenze ho passato anni belli e importanti, ma non c'erano più i presupposti per andare avanti; dispiace perchè lascio un bel gruppo di compagni, in cui sono stato bene e ho passato dei bei momenti. Mi hanno insegnato che non bisogna mai guardare indietro, per cui non ho rimpianti e vado avanti per la mia strada, altri forse ne avranno. I tifosi viola sanno che sono stato bene e del rapporto che ho avuto con la città, per cui li ringrazio".

Sulla sfida contro i gigliati e sulla Nazionale. "E' chiaro che c'è la voglia di giocare, oggi farò il primo allenamento. Mazzarri l'ho sentito solo per un benvenuto. La Samp sta vivendo un momento particolare, la squadra ha bisogno di fiducia e di qualche buo risultato, ma ci sono tutti i pressuposti per uscire da questa piccola crisi. Non penso alla sfida contro la Fiorentina, prima ce ne sono tante altre e tutte importanti. La Nazionale è un obiettivo ma il mio primo obiettivo è la Sampdoria. Sicuramente c'era l'interesse di altre squadre, ma quando ho saputo la Sampdoria non ho avuto dubbi, anche per motivi tecnici. So che qualcuno mi ha paragonato a Vialli, mi sembra un po' eccessivo perchè lui ha fatto la storia della Samp".

Ecco anche le parole del presidente Garrone: "Mi sento anche io preso dall'entusiasmo che ha preso la città blucerchiata. E' un momento in cui la nostra Sampdoria sta soffrendo anche se non avevamo preoccupazioni gravi, per cui l'acquisizione di Pazzini va aldilà. Pazzini è giovane e ha uno strordinario curriculum. A dicembre avevo rassicurato che avrei esaminato la situazione al momento opportuno per prendere i provvedimenti necessari; con Pazzini sono andato oltre rispetto a quello che pensavo a dicembre. E' una scelta di primaria importanza, per adesso e per il futuro".