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PER L'ITALIA È PRONTO IL JACK

di Luciana Magistrato

Le scelte non sono ancora definitive ma Giacomo Bonaventura è diventato un serio candidato ad indossare, a Bari, la maglia azzurra da titolare. Nel corso della settimana il giocatore d'altronde ha vissuto da protagonista il rientro in Nazionale, anche se non tra le prime scelte. Dalla conferenza stampa di mercoledì per spiegare le sue emozioni e il ruolo del centrocampista "fluido"e moderno, alla possibile titolarità nella prima gara di qualificazione. Bonaventura a 34 anni esprime ancora e a maggior ragione con l'età bene l'esempio del giocatore modello: intelligente, che sa parlare in conferenza e che sa gestirsi in campo e fuori ("mangio bene, faccio una vita sana..." ha detto per spiegare la longevità). Insomma un esempio da seguire.

Sul ruolo ha spiegato che nel tempo ne ha ricoperti tanti a centrocampo e se questo non gli ha permesso di specializzarsi ("Ha più possibilità di più uno specialista in un ruolo") alla fine è stato un punto a favore perché il centrocampista moderno deve saper fare un po' tutto, compreso il gol. Come ha spiegato certo essere più vicino alla porta, secondo la posizione che gli ha ritagliato Italiano, lo aiuta molto e per questo ha già segnato 4 reti, con due assist all'attivo.

Questa mattina, dopo il ciclone che sta investendo la Nazionale per il caso scommesse, Spalletti ha impostato l'ultima formazione proprio con Bonaventura, un giocatore in forma ed esperto che possa prendersi responsabilità e centrocampo già contro Malta ed abbia colpi e gol nel suo repertorio, permettendo a Barella e gli altri centrocampisti (orfani ormai di Tonali, invischiato nel caos scommesse) di arrivare freschi alla seconda gara con l'Inghilterra.