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PER UN BRASILIANO CHE PARTE UN ALTRO CHE ARRIVA: IL MERCATO VIOLA ENTRA NEL VIVO

di Jacopo Massini

Passano i giorni e le trattative di calciomercato in casa Fiorentina si fanno sempre più calde. In queste ore si stanno definendo due “operazioni brasiliane”, con Arthur che dovrebbe approdare in Viola dalla Juventus e Igor che invece dovrebbe lasciare il capoluogo toscano per dirigersi verso Brighton da De Zerbi. Due operazioni staccate, anche come formule, visto che l’ex centrocampista del Barcellona arriverà in prestito con diritto di riscatto mentre l’ex SPAL se ne andrà in Premier League a titolo definitivo. Ma ormai sono entrambe alle battute finali.

E non appena tutto sarà definito ufficialmente la società gigliata tornerà sul mercato per sopperire alla partenza del suo difensore. Tante le soluzioni sondate dai Viola, da Nikolaou a Rouault fino a Baschirotto e Sutalo, ma ad ora non si registrano forti accelerate per nessuno di loro. La Fiorentina sta valutando attentamente il profilo che erediterà il ruolo di difensore alla sinistra di Milenkovic e non è da escludere che stia lavorando sottotraccia su tanti altri profili anche sulla base di quella che sarà la cifra incassata dalla cessione di Igor (si parla di circa 15/17 milioni più bonus).

Quanto ad Arthur invece il suo arrivo cambia nettamente le carte in tavola, poiché, come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa questo acquisto sa di “ritorno al passato”, con Italiano che tornerà probabilmente al palleggio come quando in mezzo al campo c’era Torreira. Oltre a ciò c’è anche da chiarire il futuro di Castrovilli, che ancora deve firmare il rinnovo di contratto, e quello di Amrabat, che ancora non ha trovato una sistemazione (Manchester United, Liverpool, Atletico Madrid e squadre arabe sempre alla finestra). Insomma, il centrocampo sembra essere il reparto maggiormente destinato al cambiamento, con l’aggiunta di Duncan che tra un anno andrà in scadenza di contratto. Per questo l’arrivo di Arthur non esclude in alcun modo l’arrivo di un ulteriore centrocampista, questa volta più fisico e di rottura come Amrabat.