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PERCORSO NETTO

di Tommaso Loreto

Firenze sogna, osserva la classifica e non può fare a meno di respirare l'aria dell'alta classifica. In piena zona Champions la squadra di Palladino è reduce da un altro esame superato a pieni voti, quello di Genova, e con una striscia positiva da 8 risultati utili consecutivi (con l'unico pareggio di Empoli) i viola possono sperare di arrivare alla prossima sosta con la testa positivamente sulle nuvole. Certo, contro il Torino servirà recuperare elementi cardine come Comuzzo, Cataldi o Kean, ma intanto Palladino è sempre più saldamente alla guida della sua squadra, e tanti dettagli delle ultime partite raccontano di una convinzione in crescita esponenziale.

Una gestione del gruppo che funziona - Tra i meriti del tecnico certamente il cambio di passo successivo alle modifiche all'assetto tattico, a partire dal passaggio a una linea difensiva a 4, ma anche le recenti scelte e le ultime mosse a partita in corsa. Anche a Genova l'inserimento di Adli è stata la chiave di volta per arrivare poi ai tre punti, mentre la prova di Sottil (ma pure quella di Quarta capace di motivare i compagni con un discorso nello spogliatoio durante l'intervallo) conferma la crescita di chi ha giocato meno dando seguito a un altro exploit, quello di Ikonè in Svizzera, che adesso merita conferme. Se a Genova mancavano Comuzzo, Cataldi, Kean e Gudmundsson la Fiorentina ha saputo sopperire con il collettivo, e le risposte dei singoli in questo confermano uno spogliatoio che segue convintamente il proprio tecnico.

Ottobre in archivio con un percorso netto - Ma Palladino sta già paradossalmente lavorando anche per il futuro, e non solo nell'ottica di un turnover che si potrebbe fare massiccio soprattutto giovedì prossimo, a Cipro contro l'Apoel Nicosia in Conference League. Sotto questo profilo dopo la titolarità di Comuzzo (strameritata) l'esordio di Rubino a Marassi conferma le intenzioni dell'allenatore di dar spazio anche ai più giovani, aprendo una strada fondamentale per la crescita di tutto il club e lo sfruttamento di una struttura importante come il Viola Park. Mettere insieme risultati, gestione del gruppo e crescita dei giovani non sarà probabilmente possibile per tutto l'arco della stagione, ma il mese di ottobre va in archivio con un pieno di buone notizie figlie di un lavoro che Palladino sta svolgendo senza praticamente commettere errori.