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PEREIRA E IL CORAGGIO DI RASSEGNARE LE DIMISSIONI

di Lorenzo Di Benedetto

Pedro Pereira non proseguirà il suo rapporto con la Fiorentina. Il dirigente portoghese ha infatti rassegnato le sue dimissioni, ancora non firmate dalla società di viale Manfredo Fanti, nella giornata di lunedì e, di fatto, ha terminato la sua avventura a Firenze. La sua scelta, arrivata prima della fine della storia tra Pradè e la Fiorentina, rappresenta un caso unico all'interno della dirigenza gigliata, visto che è stato lui il solo a non voler aspettare la fine del suo contratto, prevista per il 30 giugno, prima di comunicare la sua decisione definitiva.

Ma c'è dell'altro, perché la stessa Fiorentina gli aveva proposto il rinnovo, e proprio per questo avrebbe potuto continuare a lavorare anche nelle prossime finestre di mercato. Le sue dimissioni però non sono dipese dalle ultime vicende di casa viola, visto che la scelta è stata ponderata e sofferta, e ha radici che partono da lontano, fin dallo scorso mese di gennaio, quando Pradè e Rogg erano impegnati a Milano per chiudere la trattativa legata all'arrivo di Benalouane, mentre Pereira si trovava a Firenze. Nelle prossime ore la società accetterà le sue dimissioni, perché non potrà permettersi di continuare il rapporto con un dirigente non convinto fino in fondo.

Una decisione sofferta dicevamo, perché il portoghese è da tanti anni tifoso della Fiorentina, fin dai tempi in cui Rui Costa vestiva la maglia viola, e ha sempre seguito le vicende legate al club gigliato, anche nei tempi di militanza in Serie C2 e B. Il dirigente ha già fatto ritorno in Portogallo, non certo felicemente, ma non c'era più la possibilità di continuare a Firenze, perché dopo l'affare Tello, chiuso proprio da lui, ha avuto alcune difficoltà nel lavorare con Pradè e Rogg e la trattativa saltata, relativa a João Teixeira, che stava per chiudere a parametro zero, pare non gli sia andata giù

Per quel che riguarda il suo futuro, al momento, non ha nessun accordo con altre società, anche perché, visto il poco tempo avuto a disposizione, non potrebbe essere altrimenti, ma non è da escludere che nei prossimi mesi non possa ricominciare proprio nel suo paese d'origine. Pereira si è lasciato molto bene con la proprietà della Fiorentina, anche perché negli ultimi mesi ha contribuito in prima persona a migliorare i rapporti con il Barcellona, grazie all'affare Tello ma anche a quello relativo a Bartra, che potrebbe arrivare in viola nelle prossime sessioni di mercato, ma soprattutto per aver evitato problemi al club gigliato nell'operazione Lisandro Lopez con il Benfica, perché i portoghesi avrebbero potuto denunciare la Fiorentina alla FIFA, ma Pereira ha tessuto bene i rapporti tra le due società. Il coraggio di dare le dimissioni non gli è mancato, prima il colloquio con Cognigni e successivamente la lettera presentata a Rogg, per un addio che fa male, ma che non poteva essere evitato.