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PEZZELLA, DOMANI L'OPERAZIONE. POI...

di Luciana Magistrato

Botte da tutte le parti, quasi da solo ha fatto reparto, tanto da aver fatto ammonire due avversari, Bennacer e Di Lorenzo, ed è stato l'ultimo ad arrendersi, come fa sempre. Ed infatti ieri solo una brutta botta al volto che gli ha letteralmente rotto la faccia lo ha bloccato nel finale della battaglia con gli empolesi (caso vuole che la botta sia arrivata dal...viola Traorè). Il report, comunicato subito, parla di una frattura zigomatico-orbito-mascellare alla guancia destra, alla quale sarà operato domani. Non si conoscono i tempi di recupero ma con il campionato agli sgoccioli e poco da dire di sicuro non conviene stringere i tempi come fece dopo la lesione al collaterale di tre mesi fa (11 febbraio), durante la partita con il Napoli. Allora restò in campo da vero gladiatore, commuovendo anche i tifosi, visto anche il rischio che aveva corso di peggiorare l'infortunio. E da vero capitano in quel periodo strinse i denti per rientrare il prima possibile.

Si parlava di un mese e mezzo o addirittura due di stop ma lui bruciò tutte le previsioni rientrando già a Bergamo il 3 marzo. Questione di cuore e di volontà, quelli che i suoi compagni dovranno tirare fuori in queste partite con o senza il capitano, anche se oggi i giocatori possono giocare subito indossando le maschere protettive. Ma stavolta a quale pro? L'argentino infatti non è tra i viola ai quali manca impegno e soprattutto coraggio, dimostrato appunto contro il Napoli quel giorno, e richiamando alle loro responsabilità Pioli e la società che avevano intrapreso un braccio di ferro dopo le parole del tecnico sul futuro. Forse il giocatore aveva già capito che c'era aria di crisi e che quell'atteggiamento non avrebbe portato a niente di buono ed anche per lui, capitano, è stato impossibile evitare che il gruppo si sciogliesse inevitabilmente. Se lo vedremo in campo sarà solo l'ulteriore conferma che lui non abbandona la nave che affonda.