.

PEZZELLA, RIBERY, CHIESA: LA FIORENTINA CHIEDE PIÙ TUTELA

di Luciana Magistrato

Più tutela per i propri calciatori è la richiesta che la Fiorentina rivolge al mondo arbitrale e del calcio in generale. La squadra è stata infatti toccata duramente anche nella scorsa partita con l'Inter, quando si è temuto per il portiere Bartlomiej Dragowski, dopo il fallo (sanzionato con il giallo) di Lautaro Martinez. In questo caso il portiere polacco è rovinato a terra ed ha avuto qualche momento di cecità e sbandamento ma poi tutto si è risolto per il meglio, soprattutto quando nel finale di gara i due si sono anche chiariti. Ma i colpi più duri sono stati quelli su Federico Chiesa e anche le statistiche parlano di 4 falli subiti da lui e ben 5 da Boateng. Il talento viola è dovuto uscire prima dal campo proprio per questo e anche oggi ha fatto dolo terapie (LEGGI QUI), monitorato dallo staff medico; stessa sorte per Castrovilli, picchiato duro, ma il centrocampista si è fortunatamente ripreso.

Che il calcio sia uno sport da contatto va bene, ma la Fiorentina nelle opportune sedi si è molto lamentata della poca tutela che gli arbitri danno ai giocatori più talentuosi: limitarli con un gioco fisico va bene, giocare a fargli male no. L'elenco è presto fatto: con il Verona Di Carmine ha letteralmente sfondato lo zigomo a Pezzella, dopo un contatto aereo e un gomito un po' alto che gli è costato sì il giallo ma che ha costretto il capitano viola ad essere sostituito e, poi, ad essere operato, restando fuori due partite; con il Lecce Tachtsidis ha colpito duro Ribery alla caviglia e per lui il report, dopo un primo momento di ottimismo, è stato ben più grave: fuori fino a fine febbraio/marzo in pratica. E la beffa è stata il mancato cartellino (rosso o giallo che sia) al giocatore del Lecce quando il fallo fu evidente a tutti. Domenica Chiesa e Castrovilli, oltre Dragowski. Insomma, il gioco maschio va bene, ma a tutto c'è un limite e la Fiorentina è stufa di perdere pezzi in questo modo.

C'è da riconoscere, per onestà, che tra i giocatori della Fiorentina anche Pulgar a Brescia (21 ottobre) entrò a martello su Dessena: il cileno fu sanzionato con il solo giallo e il centrocampista di Cellino è ancora fuori per la rottura del malleolo (tolto il gesso a fine novembre, rientrerà a gennaio). Ma tolto questo episodio ai viola si può imputare addirittura di giocare troppo "morbidi" a fronte di avversari che invece usano le cattive maniere per fermarli: l'importante però è non esagerare e che gli arbitri intervengano a punire il gioco troppo maschio prima che qualcun altro si faccia male.