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PIÙ BELLI DI TUTTI

di Tommaso Loreto

Avevamo immaginato questo turno di campionato come una grande occasione per la Fiorentina (LEGGI QUI). In realtà, per come sono andate le cose, lo scenario è ancora migliore. E se il crollo della Lazio a Catania legittima ulteriori pensieri europei, lo stop imprevisto e rocambolesco del San Paolo apre nuovi spiragli di gloria. Di quella stessa gloria, per intendersi, che questa città aveva conosciuto nei momenti più alti della gestione Prandelli. Al termine della sfida contro il Cagliari Firenze è ancora più sicura. Di fronte a sè, quest'anno, c'è una grande squadra, e un grande tecnico già entrato nel cuore della tifoseria che ha ricambiato a suon di cori. La decima gara fila via con le stesse, identiche, ottime sensazioni consegnate dalla prima vittoria contro l'Udinese. Il gioco c'è, e adesso stanno arrivando anche i risultati. In fila, almeno in questo caso, con la classifica rinvigorita da nove punti nel giro di una settimana.

E se è giusto che chi di dovere tenga i piedi per terra, è altresì vero che adesso i tifosi hanno tutti i motivi per immaginare una corsa persino al terzo posto. Oggi distante due soli punti, e con il Napoli nel mirino. Squadra, quest'ultima, che come la capolista Juventus ha del resto sofferto le considdette sette camicie per mettere sotto i viola. In Fiorentina non lo diranno mai, e fanno bene, ma da oggi è innegabile che per il preliminare Champions anche i viola possano dire la loro. Anche perchè, mettendo da parte i risultati e la classifica, è ancora una volta il gioco e la manovra di questa squadra a convincere.

Stavolta con un secondo tempo di altissimo livello, al quale si sono dovuti arrendere i ben messi cagliaritani. E, ancora una volta, con due facitori di gioco come Borja Valero e Pizarro che non sbagliano praticamente nulla. Ai quali, per inciso, prestissimo si unirà Aquilani. Comunque la si guardi, già oggi, la Fiorentina ha ottimi motivi per pensare di vivere un campionato da protagonista. Perchè tra le varie note positive arrivano anche le reti. Sei in tre gare, con Jovetic autore di un unico centro. Come a dire che, al di là delle parole estive e delle punte da favola, i gol cominciano comunque ad arrivare. Da Toni, e da Ljajic. Da Cuadrado e da Gonzalo Rodriguez, ormai simbolo di una difesa al top dell'intera Serie A. Dati e valutazioni che Montella, certamente, nasconderà nella settimana in cui i viola si prepareranno a San Siro. Ma che stasera brillano sulle speranze dei tifosi viola, e nelle riflessioni di chi, da fuori, dovrà sottolineare la crescita di una squadra che adesso fa paura a tutti. Perchè gioca il calcio più bello di tutti.