.

PIÙ VICINI ALL'INGHILTERRA

di Marco Conterio

All'inglese. Ok, nel frattempo giusto che i tifosi si consolino con l'Artemio Franchi che, seppur vintage, è sempre un bel gioiello. Ad interim è una soluzione valida, se l'obiettivo è quello di costruire il nuovo stadio. "Verrà il momento" ci ha confessato ieri, in esclusiva, il vice-sindaco Dario Nardella (leggi QUI l'esclusiva realizzata da FV). Buoni, nel frattempo, i segnali dell'oggi perché pensare a due tempi è sintomo di prospettiva ma anche di concretezza.

Migliorie e confort. Finalmente passi importanti anche per i tifosi che, presto, potranno vedere anche le partite senza l'intralcio delle barriere protettive in plexiglass. Pare un dettaglio ma nel calcio italiano d'oggi è quasi chimera. Udine e Torino, solo il bianconero della Serie A è dipinto da stadi dove il calciatore è un po' più vicino.

A volte troppo, visto lo schiaffo di un 'sostenitore' bianconero a Di Vaio. Firenze però ha dimostrato, nelle settimane, nei mesi e negli anni di essere piazza civile. Di quelle inglesi da stadio, di quelle dove la famiglia può iniziare a sentirsi a proprio agio. Servirà ancora del tempo, prima che il nostro calcio inizi ad assimilare la lezione. Intanto Firenze e la Fiorentina ci provano, ad esser un po' più vicini all'Inghilterra.