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PIANTICELLE VIOLA

di Giacomo A. Galassi

Erano i giocatori che probabilmente più di tutti avevano gli occhi addosso, di Vincenzo Montella così come della dirigenza viola. E loro non hanno tradito le attese: i giovani Vlahovic, Ranieri, Castrovilli e Sottil sono state le note più liete della tournée americana. Le parole di Daniele Pradè dopo la partita con il Benfica ne sono la certificazione: "Per la ricostruzione partiremo da loro".

Dusan Vlahovic è probabilmente il giocatore che più di tutti si è preso la scena. Con la traversa colpita contro il Chivas e soprattutto con la prestazione contro il Benfica, condita da gol, palo e grandi giocate da attaccante, il serbo ha definitivamente convinto Vincenzo Montella a puntare su di lui per la prossima stagione. Con buona pace di Simeone che invece, dopo il bel gol contro il Chivas, adesso è sceso ancora nelle gerarchie. Il futuro di Vlahovic, dunque, è sempre meno lontano da Firenze.

Altro giocatore che ha ben impressionato è stato Luca Ranieri. Il classe '99, lo scorso anno al Foggia, era arrivato nel ritiro di Moena tra la curiosità generale dopo il Mondiale Under 20 vissuto da protagonista. E dopo tre settimane passate tra Trentino e Stati Uniti, è diventato una possibile alternativa difensiva per la Fiorentina che verrà. L'agente parlerà con Pradè per decidere il futuro del giovane difensore, ma anche lui sembra sempre più vicino alla permanenza in viola.

Discorso simile anche per Castrovilli e Sottil. Il primo, già protagonista a Moena, nel ruolo di mezzala ha ben impressionato in tutte e tre le partite. Il secondo, pur dovendo ancora migliorare in fase difensiva ha mostrato qualità offensive degne di nota. Entrambi potranno essere validi sostituti, almeno all'inizio.

Sono queste quattro le pianticelle viola da cui la Fiorentina di Commisso vuol ripartire. E dopo un anno di crescita, questo potrebbe essere il loro momento.