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PIATEK PUNISCE MA LA MEDIANA SOFFRE. TORREIRA, CHE ERRORI

di Andrea Giannattasio

TERRACCIANO - Preferito ancora una volta a Dragowski, partecipa attivamente alla costruzione del primo gol viola, servendo con un lungo e preciso lancio a Ikoné la palla che poi Piatek trasforma in oro. Per poco non intuisce coi piedi il rigore di Caprari mentre poco dopo ipnotizza in uscita Lasagna che con la sua deviazione spara sul fondo. 6,5

VENUTI - In avvio soffre gli spunti di Lazovic e tra il 23’ e il 25’ rischia di mettere la firma due volte sul potenziale vantaggio gialloblù, ma va anche detto che Ikoné non si abbassa quasi mai a fare copertura, lasciandolo solo. Da allora, grazie anche all’inserimento di Callejon nella ripresa, cresce alla distanza e porta a termine una gara dignitosa. 6

MILENKOVIC - Entra a valanga su Lasagna dopo 18’ propiziando il calcio di rigore che permette all’Hellas di pareggiare e a fine primo tempo rischia ancora perdendosi Lasagna lanciato in contropiede, dopo un errato anticipo di Igor. Nel secondo tempo soffre meno e si fa trovare pronto su tutte la palle alte che arrivano in area viola. 6

IGOR - Si perde a metà primo tempo Simeone in area piccola dopo un traversone di Caprari e viene graziato dal ritardo del Cholito. Poco dopo prova l’anticipo sul pallone, lasciandosi fuggire Lasagna che grazia i viola fallendo a tu per tu con Terracciano l’1-2. Nel complesso però, se il 99 del Verona non si vede quasi mai, è merito tutto suo. 6,5

BIRAGHI - Rispetto al solito, il capitano si vede meno in attacco, a causa della pressione avversaria che non lo lascia mai dormire sonni tranquilli. Nella ripresa, complice il calo dell’Hellas, ha qualche metro in più per far male ma non incide più di tanto. 6

CASTROVILLI - Nel corso del primo tempo è uno dei pochi che a centrocampo prova a dare cambio di passo, anche se rispetto alle ultime quattro gare in cui ha giocato titolare anche lui sembra essere in debito d’ossigeno. Tenta qualche spunto anche nel finale di gara, ma senza troppa fortuna. Resta in ogni caso uno dei pochi giocatori in grando di trovare lo spunto giusto anche in mezzo al traffico. 6,5

TORREIRA - Caprari lo francobolla letteralmente ogni volta che ha il pallone tra i piedi e dunque per l’ex Arsenal è davvero difficile inventare trame giuste per far ripartire l’azione. A inizio ripresa gli capitano due chance (e mezzo) per riportare la Fiorentina avanti (di testa e di piede in piena area piccola) ma le fallisce: errori che pesano, 5,5
Dal 76’ AMRABAT - Entra e si va a posizionare in cabina di regia, mettendo ordine. SV

MALEH - Confuso e falloso, non riesce a creare spunti nel corso del primo tempo. Inevitabile che la sua partita dovesse finire all’intervallo, 5.
Dal 46’ DUNCAN - Fa legna sulla mediana e in un paio di circostanze propizia anche dei contropiedi. Offre molta più copertura rispetto a Maleh e nel complesso l’impatto sulla partita è stato buono. 6,5

IKONÉ - Gestisce alla grande il lungo lancio di 60 metri che gli recapita sul piedi Terracciano e dopo il solito dribbling ubriacante crea scompiglio in area propiziando il vantaggio viola. Contestualmente offre però poco contributo in fase di copertura mandando spesso in panne Venuti, solo contro Lazovic e Caprari, ed è per questo che Italiano al 45’ decide di levarlo. 5,5
Dal 46’ CALLEJON - Entra e dopo 10’ offre sui piedi di Torreira un cioccolatino per riportare i viola avanti. Ci prova a metà ripresa anche da punizione ma Montipò è attento e respinge. 6

PIĄTEK - Dopo soli 10’ si conferma il solito cecchino infallibile dentro l’area avversaria, confezionando il suo sesto gol in viola su nove partite, ma continua a palesare i soliti vecchi difetti quando si tratta di proteggere palla e far salire la squadra. In avvio di ripresa prova a graffiare mandando a lato un buon pallone. 6,5
Dal 71’ GONZALEZ - Si va insolitamente a posizionare nel ruolo di prima punta (per la gioia di Cabral, rimasto in panchina) ma tranne conquistare qualche fallo e scivolare sulla fascia non combina granché. 6

SAPONARA - Non si vede molto per la marcatura asfissiante di Casale e Gunter e nonostante la sua generosità in fase di copertura, non gli capita nemmeno mezza occasione per farsi vedere in attacco. Poco da raccontare, 5.
Dal 46’ SOTTIL - Prova a portare frizzantezza a un attacco anestetizzato e con le sue solite percussioni sulla fascia sicuramente contribuisce ad aumentare la pericolosità dei suoi e ad alzare il baricentro, anche se con l’andare nel secondo tempo cala, 6.

All. ITALIANO - La formazione che sceglie è pressoché in linea con quanto ipotizzato alla vigilia ma com’era logico attendersi, nonostante il vantaggio immediato, la sua squadra - come all'andata - spesso soffre le ripartenze e l’aggressività del Verona, che dopo il pari sfiora più volte il vantaggio. Nella ripresa rivoluziona attacco e centrocampo, dando nuova linfa a una squadra che sembrava in bambola. Si becca un giallo (ingiusto) per proteste dopo una topica di Manganiello. La zona Europa oggi è un po' più lontana ma se non altro la risposta del secondo tempo lascia ben sperare, 6.