PICCOLO DIAVOLO
L'aria, in casa Fiorentina, è cambiata. Sono bastati quattro giorni, due vittorie, sei punti, per dare tutto un altro sapore al campionato e alla classifica e al centro di tutto, ancora una volta, c'è il nome di Franck Ribery. La standing ovation che San Siro gli ha riservato ieri al momento della sostituzione la dice lunga sul suo impatto devastante nella nostra Serie A e il pubblico del Meazza, seppur non abituato come un tempo a vedere campioni di settimana in settimana con la maglia rossonera addosso, sa certamente riconoscere il talento e i giocatori capaci di fare la differenza. Per un Diavolo che non è certo nei suoi giorni migliori il piccolo diavolo francese ha continuato a incantare e quello che veniva definito come un colpo puramente mediatico è invece stato forse il migliore di tutta l'estate della Fiorentina.
Ribery è stato il migliore in campo a San Siro, ancora una volta in questa stagione ha dimostrato di essere un campione vero, non solo in campo ma anche nelle dichiarazioni post gara e nella carica che durante la gara riesce a dare a tutta la squadra. Federico Chiesa ha nel numero 7 il maestro perfetto per la sua definitiva crescita e anche per questo motivo l'importanza dell'acquisto dell'ex Bayern Monaco sarà importantissima anche fuori dal rettangolo verde di gioco. Adesso la Fiorentina è più serena, le due vittorie hanno dato tanto sotto il punto di vista del morale, ma il difficile verrà adesso.
Chiedere il ciclo di cinque partite, prima della sosta per gli impegni delle Nazionali, con tre vittorie e due pareggi (contro Juve e Atalanta) sarebbe fondamentale e permetterebbe a Montella di lavorare con molta più tranquillità. Contro l'Udinese il tecnico viola si affiderà ancora una volta a Ribery e non potrebbe essere altrimenti, sperando che possa fare il diavolo anche contro i friulani di Tudor.