PIOLI (S.STAMPA), Gara troppo brutta per essere vera
Dopo la disastrosa sconfitta in casa col Verona, l'allenatore della Fiorentina Stefano Pioli ha preso la parola in sala stampa. Queste le sue dichiarazioni:
Su cosa sia successo: "Abbiamo fatto troppo male perdendo nettamente. Senza avere lo spirito che ci ha contraddistinto. Lo stop fa male, dobbiamo dare risposte".
Sulla sosta: "Ci ha danneggiato. Abbiamo fatto un programma di lavoro abituale, non di più non di meno. Di solito si dice che perdi perché non corri, ma non credo sia stato un problema fisico. E' stato l'atteggiamento, così è diventato facile per loro".
Sulla contestazione: "Sono il primo a essere dispiaciuto per la prestazione della squadra. Chiedere scusa non servirebbe per migliorare la situazione. L'ambiente sta vivendo un momento difficile, ma era già evidente: noi dobbiamo appoggiarci al lavoro. Sembra che i nostri sforzi di sei mesi siano stati gettati via, ma non è così. Dobbiamo essere bravi a rimanere concentrati per continuare a essere la squadra che ha anche messo in campo prestazioni positive".
Sul confronto negli spogliatoi: "C'era Corvino, c'era Freitas, c'ero io, così come i giocatori. Volevamo capire cosa fosse successo, l'unico modo per uscire da questa situazione è lavorare: credo che la squadra abbia dei valori".
Sull'episodio del primo minuto: "Gli episodi contano, ma la partita era aperta anche sul 2-0. Sul 3-1 potevamo recuperarla, chiaramente però non dovevamo prendere il quarto gol. Ma non sono qui a giustificare i miei giocatori: dobbiamo assolutamente reagire, è stata una sconfitta troppo brutta per essere vera. Appoggiamoci alle nostre qualità e al nostro lavoro".
Se sia stato considerato il ritiro: "Al momento no".
Su che calcio sia: "E' fatto di emozioni, momenti, risultati. Ma inutile dire che contano i risultati, poi abbiamo perso altre partite in casa ma mettendo anche in campo altre prestazioni. La tifoseria si è sempre comportata correttamente, oggi però è stata una prestazione troppo difficile da sopportare. Ma questo vale anche per noi, perché vogliamo dare soddisfazioni: non riuscirci è demoralizzante".