PIOVE SUL BAGNATO
Piove sul bagnato in casa Fiorentina. Dopo i risultati non troppo convincenti dell'ultimo periodo e le voci sempre più insistenti su un possibile cambio di allenatore con Cesare Prandelli in pole position per sostituire Giuseppe Iachini, anche la positività di José Maria Callejon non è certo una notizia che può far sorridere i tifosi viola. Al di là della sfida di domani sera contro il Parma, lo spagnolo sarà un'assenza pesante soprattutto in ottica futura perché, qualora si decidesse di cambiare modulo, sarebbe tornato molto utile nel ruolo di esterno a destra nell'attacco a tre. Tutti i suoi limiti nel ruolo di attaccante centrale sono stati evidenziati, vista la fatica dello spagnolo nelle recenti apparizioni, sia per la mancanza di una condizione ideale sia perché la posizione non esalta a pieno le sue caratteristiche.
Il peso specifico di Callejon non si riscontra solo sul campo, ma anche fuori visto che è tra i più esperti della squadra, ha vestito le maglie prestigiose di Real Madrid e Napoli ed ha tanta voglia di trasmettere ai giovani quella scaltrezza, quella malizia che manca loro ancora per riuscire ad esprimere tutte le qualità tecniche, tattiche e fisiche. La speranza è di riaverlo il prima possibile, magari già dopo la sosta per le Nazionali contro il Benevento al Franchi se non altro per non farlo restare troppo indietro nella preparazione che già ha iniziato in ritardo rispetto a tutti i suoi compagni visto che era svincolato ed è arrivato soltanto negli ultimi giorni di calciomercato.
Per domani invece tutte le carte vengono mischiate nuovamente con la possibilità, che si fa sempre più concreta, di vedere Iachini riproporre il 3-5-2 per non snaturare il proprio assetto. Pezzella però non ci sarà, come anticipato da FirenzeViola.it (LEGGI QUI) e poi comunicato dallo stesso tecnico in conferenza stampa, e così anche Martinez Quarta che dovrà scontare il turno di squalifica. Il futuro di Iachini sembra già scritto, ma il tecnico marchigiano non vuole darsi per vinto. L'unica cosa certa però è che a tutti i problemi già esistenti e all'ambiente che mugugna, si sono sovrapposte anche le assenze.