.

PIÙ DI UN MESE DI DIGIUNO: VINCERE, ANCHE SENZA RIBERY

di Dimitri Conti

La Fiorentina va alla ricerca ormai affannosa di un successo che, nonostante un calendario tutt'altro che impossibile - almeno sulla carta - le manca ormai dalla prima giornata, quando al Franchi è riuscita a piegare il Torino per 1-0. La speranza di Iachini e dei suoi ragazzi è di riuscire finalmente a far valere un fattore campo venuto meno nella seconda delle partite interne, quella persa 1-2 contro la Sampdoria, che ha avviato la striscia di grandi risultati dei ragazzi di Ranieri (da lì capaci di battere anche Lazio e Atalanta) e fatto invece esplodere gli interrogativi sul futuro in casa viola. La sfida di oggi contro l'Udinese ha più di un collegamento con quella serata.

Oltre alla mera ubicazione dell'incontro, il Franchi, e la necessità di vincere dopo una trasferta sfortunata (al tempo della Samp era il bello ma improduttivo 4-3 con l'Inter, oggi il bruciante pari subito in rimonta dallo Spezia) ma soprattutto l'assenza del leader tecnico e mentale di questo spogliatoio: Franck Ribery. Che l'universo viola cambi radicalmente quando il francese è presente, o viceversa assente, è fuori discussione, ma è compito di una squadra che punta a migliorarsi, e con essa anche il proprio reparto tecnico, riuscire a trovare le adeguate contromisure. Per oggi Iachini dovrebbe affidarsi a Callejon debuttante dal 1' per dimenticare l'assenza - quasi certa, se non per la panchina - di Ribery.