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PIÙ E MENO: ROSSI SUPER, GOMEZ SPARISCE. SORPRESA RONCAGLIA

di Andrea Giannattasio

Questi i più ed i meno della Fiorentina al termine della gara amichevole contro il Malaga valida per l'edizione 2014 del trofeo "Costa del Sol":

I più

ROSSI: Tocca il primo pallone dopo appena 5' e lo trasforma in oro: si sposta il pallone da sinistro al detro con una carezza felpata e con un diagonale vincente batte Ochoa, eroe dei Mondiali col suo Messico. Lotta su ogni pallone e dimostra (se mai ce ne fosse stato ancora bisogno...) di essere in uno stato di forma ottimale: due gol ed un assist nelle tre partite giocate in estate. Qualcuno dalle parti di Istanbul, forse, si starà mangiando le mani.

RONCAGLIA: El Torito sembra tornato sui suoi livelli: dalle sue parti non passa nessuno e anche di testa l'argentino fa valere i suoi muscoli. Nella ripresa fa più volte a sportellate con glia avversari ma si riprende sempre alla grande. Bella risposta.

NETO: Dà sicurezza a tutto il reparto difensivo urlando a squarciagola per 90'. Si fa trovare pronto nelle occasioni (quasi tutte con tiri da lontano) in cui viene impegnato difendendo alla grande la porta viola. Il guanto di sfida a Tatarusanu è ufficialmente lanciato.

I meno

ILICIC: Viene premiato da Montella in un insolito 4-3-1-2 mai provato nel corso di questa estate ma lo sloveno palesa ancora una volta delle difficoltà di posizione. Serve poco Gomez e Rossi e finisce per farsi quasi sempre anticipare. E intanto Marin scalda i motori...

GOMEZ: Dopo un precampionato di alto livello (dove si è conquistato la palma del capocannoniere della Fiorentina nelle amichevoli), questa sera il tedesco fatica molto ad entrare in partita, al di là del fortuito assist per la rete dell'1-0 griffata Rossi. Si affievolisce a poco a poco nel corso della partita fino a sparire dal campo. 

ALONSO: nel ritiro di Moena, lo spagnolo era piaciuto soprattutto in posizione di centrale sotto l'ala protettiva di Gonzalo. Montella questa sera lo schiera come terzino puro e lo spagnolo manifesta un po' le stesse difficoltà di proiezione offensiva già fatte vedere un anno fa a Firenze. Da rivedere.