POCHE NUOVE DA MILANO
Col rientro di Pantaleo Corvino da Milano si chiude la prima settimana “ufficiale” del mercato viola. Sette giorni che hanno visto la società gigliata portare a termine solo operazioni minori, come il passaggio di Savio Nsereko alla Juve Stabia e di Jefferson al Latina. Il dirigente salentino non è ancora riuscito a concretizzare ciò che pare essere la priorità della Fiorentina in questa fase della campagna trasferimenti, ovvero l’acquisto di almeno un centrocampista. Tutto rimandato a lunedi, anche se siamo convinti che la linea telefonica del ds gigliato resterà molto calda anche nel corso del fine settimana. Tra tre giorni, infatti, è previsto il raduno della squadra viola e tra sei la partenza per il ritiro di Cortina, dove il gruppo a disposizione di Sinisa Mihajlovic rischia di presentarsi con il solo Behrami come punto di riferimento per la linea mediana, tenuto conto del fatto che Juan Manuel Vargas è attualmente impegnato in Coppa America e che la situazione di Riccardo Montolivo resta tutta da decifrare. Molti i nomi accostati alla Fiorentina in questi giorni proprio riguardo al centrocampo, dai brasiliani Arouca e Paulinho, al croato Kranjcar, passando per il solito Mulumbu e per il cileno Silva. I primi due paiono al momento i candidati principali a trasferirsi in riva all’Arno, anche se è già stata abbozzata dai vari procuratori la classica corsa al rialzo. Discorso solo in parte simile per Mulumbu, per il quale la concorrenza pare invece reale, mentre per quanto riguarda Kranjcar a spaventare la dirigenza viola sembra essere l’ingaggio non da poco che il Croato di passaporto austriaco percepisce. Resta aperta, ma sempre meno battuta, la pista che porta al barese Gazzi, mentre ancora non si hanno conferme per quanto riguarda il burkinabé Charles Kaboré. Tra poco dovremmo capire da quali di questi nomi uscirà il nome del secondo vero acquisto della Fiorentina, ammesso che, come nel caso di Romulo, lo stesso Corvino non ci regali una sorpresa. Si preannunciano quindi giorni caldi sulla rotta Firenze-Milano, e speriamo che lo siano davvero, altrimenti il rischio che un clima di tipo opposto si abbatta su Cortina e su coloro che seguiranno la squadra viola sulle Dolomiti potrebbe aumentare ulteriormente.