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POCHI UOMINI PER TANTI MODULI

di Paolo Bocchi

La Fiorentina torna dalla trasferta di Genova con un punticino che muove la classifica, ma lascia anche molto amaro in bocca per una vittoria meritata e sfumata negli ultimi minuti. Sul piano del gioco le indicazioni emerse dalla sfida con i rossoblù sono sicuramente positive, con una squadra che è sembrata a suo agio con il 4-4-2 preparato nei giorni di ritiro viareggino. Il modulo classico del calcio moderno, spesso ancora di salvezza in situazioni di difficoltà, adottato da Delio Rossi dopo il confronto con i giocatori.

Il tecnico riminese nella sua esperienza in viola ha già ruotato diversi moduli di gioco, per cercare di trovare la giusta quadratura con i giocatori a sua disposizione. Dal 4-3-3 ereditato dalla gestione Mihajlovic si è passati al 4-3-1-2, abbandonato per la mancanza di un vero trequartista. Lazzari e Ljajic non hanno fornito risposte incoraggianti in quella posizione, e la Fiorentina non può permettersi di fare a meno delle doti realizzative di Jovetic vista la mancanza di attaccanti in rosa.

Il passaggio al 3-5-2 sorprese molti addetti ai lavori, visto che la difesa a quattro è sempre stata una dei punti fermi di Delio Rossi, ma si trattava del modulo forse più adatto al tipo di rosa a disposizione, ben fornita di difensori centrali e di esterni difensivi. Ma la mancanza di un centrocampista centrale di valore che potesse affiancare Montolivo e Behrami ha convinto il tecnico viola a cambiare ancora. I vari Lazzari, Kharja, Olivera non hanno mai convinto, e il giovane Salifu dopo un buon inizio si è un po' perso, travolto dalle difficoltà della squadra.

Il 4-4-2 ha permesso di ovviare a questo problema, ma ne ha fatto sorgere un'altro: quello degli esterni di centrocampo. E' stato infatti necessario rispolverare Marco Marchionni, peraltro autore di una buona prestazione alla sua prima da titolare  dopo un anno passato fra panchina e tribuna, perchè di alternative non ce ne sono. Cerci, autoesclusosi dopo l'ennesima "genialata", sarebbe comunque troppo offensivo per assicurare anche copertura sulla destra. Acosty e De Silvestri sarebbero adattati in un ruolo non loro, e Romulo è difficilmente inquadrabile tatticamente.

Per questi motivi, se Delio Rossi vorrà insistere sulla strada intrapresa a Genova dovrà augurarsi che Marchionni, così come Vargas, siano nelle condizioni di giocare tutte le partite che restano. Curiosa soprattutto la situazione dell'esterno di Monterotondo, che potrebbe passare dallo status di esubero a quello di elemento indispensabile. Misteri del calcio, e del mercato.