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PRADÈ, Quando bluffando si comprano i top-player

di Andrea Giannattasio

Se c'è una cosa a cui il ds viola Pradè ha sempre abituato, sono le secche smentite su ogni trattativa di mercato, specie per quelle più importanti. Quella relativa a Julio Cesar è solo l'ultima, in ordine di tempo e richiama immediatamente alla memoria quelle più importanti del passato. La prima, forse quella più clamorosa, fu quella relativa Giuseppe Rossi nel dicembre del 2011, quando il ds gigliato - presente ad un forum organizzato da La Repubblica - spiegò che Pepito era un giocatore fuori budget per i viola (salvo poi averlo già praticamente acquistato un mese prima grazie ad un viaggio in autunno effettuato a New York, dove Pradè incassò il primo e definitivo sì dell'attuale numero 49 viola).

Il secondo, più recente, è relativo all'altro colpo da 90 del mercato della Fiorentina, ovvero Mario Gomez: nel giorno della presentazione delle nuove divise della squadra (era precisamente il 4 luglio scorso), Pradè smontò ogni sogno di gloria dei tifosi, spiegando che per arrivare al talento allora del Bayern non c'erano ancora i presupposti adeguati. Sappiamo tutti com'è andata a finire. Oggi la storia si potrebbe ripetere, con Julio Cesar da mesi nella testa della dirigenza viola e con un incontro (forse determinante) con l'entourage del giocatore fissato nei prossimi giorni che potrebbe regalare alla Fiorentina il suo nuovo numero uno. Bluffando si compra.