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PRADÈ E I VERTICI QUOTIDIANI CON COMMISSO, MA PER L'UFFICIALITÀ....

di Luciana Magistrato

Il tempo stringe ma finché il ds Pradè non diventerà ufficialmente un dirigente viola (dal primo luglio come da comunicato dei giorni scorsi) difficilmente verranno comunicate decisioni sui singoli giocatori. Il dirigente è a Firenze ancora per qualche ora, nell'albergo scelto anche per lavorare (non utilizza ancora il centro sportivo per una questione di forma), per rapportarsi quotidianamente con il presidente Commisso che in questi giorni è appunto in città. Domani se ne andranno entrambi dal capoluogo, tanto le idee ci sono, la linea è stata tracciata ma c'è da aspettare ancora un po' per capire chi arriva e chi parte, almeno i primi giorni di luglio, dopo la presentazione ufficiale dello stesso Pradè appunto.

Di sicuro saranno molti a salutare e la necessità di fare anche cassa per poi comprare dei buoni profili esperti impone un ragionamento importante sui pezzi pregiati: dando per scontato che Veretout se ne andrà, se non sarà ceduto Chiesa occorrerà qualche altro sacrificio. Ecco perché i più accreditati a partire per fare cassa restono il Cholito Simeone, Birraghi e il portiere Dragowski, rilanciato dalle buone prestazioni ad Empoli, nonostante i dubbi viola se trattenere lui insieme a Lafont. Rimane così sospeso anche Viviano che, in mancanza di comunicazioni dalla Fiorentina, l'8 dovrà tornare a Lisbona per il ritiro. La valigia è pronta ma la sua destinazione spera che sia Moena.