PRADÈ, IN VIOLA ANNI SPLENDIDI. RIMPIANTO GOMEZ
Fonte: Dal nostro inviato a Bogliasco, Andrea Giannattasio
Daniele Pradè, nuovo responsabile dell'area tecnica nella Sampdoria, si è presentato oggi a stampa e tifosi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Bogliasco. Queste le parole del nuovo dirigente blucerchiato:
"È un gran privilegio per me essere qui oggi, ed essere scelto da Massimo Ferrero, presidente che quando ti parla di dà una carica importante. Ci conosciamo da 30 anni con Osti, sono convinto che questa società abbia voglia di crescere, là dove c'è un programma importante. La partenza con Casa Samp è a buon punto, il centro sportivo di Bogliasco. Poi, la cosa principale, c'è un gruppo che ha veramente le basi solide per diventare un'ottima squadra. È il mio punto di partenza e sono contento di essere qua. Ringrazio la famiglia blucerchiata".
Sulla fotografia attuale della Samp: "Ce l'ho chiarissima. Una società che sta cercando in tutti i modi di essere all'avanguardia e che ha voglia di crescere. Io posso portare la mia esperienza, la mia dedizione e la mia voglia di sacrificio. Il lavoro di un comparto sportivo però comprende il presidente, l'avvocato Romei, comprende l'allenatore, la squadra, lo scouting e in mercato che adesso è aperto 365 giorni all'anno. La mia figura è il raccordo, la cerniera, come ha detto Romei".
Sugli obiettivi: "Il presidente vuole che si cresca, che si migliori. Che questa sia una struttura che cresca passo dopo passo. La cosa principale è che questa squadra trovi leggerezza, l'obiettivo è mettere ogni giorno un mattone nuovo".
Sulla rappresentanza in Lega: "In questo affiancherò Romei. La Sampdoria, a livello di forza, non è seconda a nessuno. Ho capito che davanti ci sono persone che vogliono lavorare per migliorare il sistema, non per se stessi. Sono voglioso e fiero di poter lavorare al suo fianco".
Sulle possibilità del mercato di gennaio: "Quando sono stato contattato nei primi giorni di giugno, ho fatto attenzione alla fase tecnica. C'è un tecnico preparatissimo e dei giocatori che hanno la caratteristica di voler giocare a calcio. Qui si parte dal bel gioco. Ci sono state però opportunità diverse, ma lavorare in questa società è stata la priorità. La maglia è la più bella del mondo, lo stadio anche e oltre al derby mi sono piaciuti gli ultimi sei minuti della gara con l'Inter dove il pubblico ha trascinato la squadra. Le convinzioni sono le stesse di Osti e del mister".
Su Cassano: "Non ho una ricetta per lui. Con Antonio ho passato tanti anni insieme. Nei prossimi giorni avrò molto piacere nel fare due chiacchiere con lui".
Sugli investitori stranieri nel nostro calcio: "Gli investitori stranieri fanno il bene del nostro calcio. Nel caso del casting dell'allenatore fatto dall'Inter sono contento per Ausilio perché vuol dire che è stata premiata la professionalità. Se un investitore vuole crescere deve capire che deve fidarsi del professionista, se va avanti per fini commerciali non condivido del tutto".
Sul suo contratto: "Io ho firmato un anno più un opzione per il secondo. Noi adesso abbiamo otto mesi per conoscerci, ma con il presidente e l'avvocato Romei stiamo lavorando per il futuro".
Sulla Samp e il livello di Firenze: "E' questa la nostra ambizione. Non parliamo di risultato sportivo, vogliamo portare quei risultati attraverso la crescita".
Su una possibile Sampdoria come la Fiorentina: "Il nostro obiettivo è migliorare anno dopo anno. Quando mi sono visto col presidente Ferrero abbiamo parlato di alcune cose: una è l'identità fra noi e i tifosi. Lo facciamo con delle strutture che stanno nascendo. Si parte dalla Primavera venuta qua a Bogliasco. Poi sono anche molto contento di poter lavorare insieme ad Alberto Bosco con cui avrò modo di confrontarmi quotidianamente. Cercheremo di crescere".
Sull'esperienza a Firenze: "Non è il momento di far polemiche. Per me a Firenze sono stati quattro anni meravigliosi, ho vissuto una città fantastica e domenica per me è stato emozionante ritrovare quelle persone con cui ho lavorato in grandissima sintonia. Ho apprezzato che Della Valle sia venuto a salutarmi, i calciatori sono stati fantastici".
Sui ricordi lasciati in viola: ""Ricordi ce ne sono molti. Ma la vittoria con la Juve con la tripletta di Rossi è stata l'emozione più grande. I rimpianti nella vita vanno dimenticate, io voglio vedere le cose positive. L'unico può esser stato solo Mario Gomez".