PRANDELLI, A MILANO PER UNA GRANDE PRESTAZIONE. VOGLIO SPIRITO DI SQUADRA. RIBERY C'È
Fonte: a cura Andrea Giannattasio
Vigilia di big match in casa Fiorentina, con i viola che domani alle 15 affronteranno a San Siro il Milan dopo aver superato ai tempi supplementari l'Udinese in Coppa Italia. Nella sala stampa dello stadio Franchi ha preso la parola il tecnico viola Cesare Prandelli, che ha introdotto la sfida del Meazza contro i rossoneri:
Sulla concretezza della squadra e sull'unità di gruppo vista a Udine: "La priorità adesso vogliamo far sì che la squadra diventi gruppo, avere poche idee ma chiare. Così facendo aumenterà l'autostima e la consapevolezza che possiamo fare anche meglio. Ho chiesto ai ragazzi di trovare uno spirito di squadra e sono convinto che questo spogliatoio possa bruciare le tappe. Ma la classifica è quello che è, dobbiamo fare una grande prestazione a Milano contro una squadra matura, completa che gioca in modo fluido".
Su Vlahovic: "Sono stato chiaro con lui, gli ho detto cosa deve migliorare e lo sta facendo con grande convinzione. Spesso il giudizio su di lui è rapportato alle reti ma la disponibilità me l'ha sempre data. Non penso sia un problema fisico o mentale il suo ma è una questione di smarcamento dagli avversari".
Sull'assenza di Ibrahimovic: "Dipenderà da noi se sapremo sfruttare questa assenza. Il Milan è una squadra molto forte ma con lui è ancora più forte".
Su Montiel e Vlahovic: "Hanno la stessa età ma danno un apporto diverso: Tofol si deve completare fisicamente anche se ha un mancino molto importante. Sarebbe interessante capire, dopo una stagione con noi, se può essere un titolare o un'alternativa. Ora ho recuperato Borja, Callejon e Bonaventura per cui le scelte sono questo. Sicuramente davanti a sé ho un percorso importante".
Su Bonera tecnico avversario: "Daniele non mi sorprende: è sempre stato un ragazzo di testa, è uno dei pochi giocatori pensanti a 360°: vedeva gioco, ha giocato in tutti i ruoli della difesa. Sicuramente diventerà allenatore".
Su Bonaventura: "Ha tanta esperienza così come altri: voglio però pensare a 18 titolari. I 5 cambi possono fare la differenza".
Sulla mentalità della squadra dopo Udine: "Questi sono i momenti del calcio, spesso dopo una bella prestazione si va in automatico ma la cosa importante è trovare continuità. Io non voglio vedere giocatori fuori tempo o calciatori che vogliono risolvere la partita da soli. Bisogna studiare alcune delle situazioni fatte a Udine e decidere di ripeterle. Dobbiamo lavorare più su quello che possiamo fare che su quello che non sappiamo fare".
Sui dati fisici della squadra dopo Udine: "In questo momento non posso far confronti perché fino agli ottavi non ci vengono forniti i dati. Ma le sensazioni rispetto al Benevento sono buone. Abbiamo una buona base aerobica e una migliore intensità".
Sul Milan e il sogno scudetto: "Ci sono molte squadre in testa che possono rompere l'egemonia della Juve anche se la squadra di Pirlo resta la favorita".
Sul suo rapporto con Pioli: "Con Stefano ho sempre avuto un buon rapporto anche se non ci siamo frequentato per tanti motivi, le sue squadre hanno sempre giocato un calcio propositivo e piacevole".
Su un centrocampo "volante" come quello in Nazionale: "Al momento no, servono giocatori giusti. Io ora voglio restare coi piedi per terra e lavorare sulle certezze. Ora non sto pensando ad una soluzione di questo tipo".
Su Eysseric: "Quando sono arrivato ho parlato a tutta la squadra e ho detto che alla fine di ogni allenamento valuterò i dati per fare le mie scelte: Eysseric è fuori dal ritmo gara ma i dati sono stati interessanti, per questo l'ho messo in campo. Pian piano arriveremo ad avere 20 titolari. Questo non è mai un problema ma una risorsa".
Su come sta Ribery: "Abbiamo recuperato tutti i giocatori, domani abbiamo ancora un allenamento e deciderò di conseguenza. Noi non dobbiamo essere dipendenti da lui ma Franck deve essere coinvolto nel nostro gioco, non può stare isolato o essere triste. Deve trasmettere l'entusiasmo che lui ha".
Su Borja Valero: "Lui è un professore di calcio, per me può giocare in tutti i ruoli del centrocampo: non ha un ruolo preciso. Sa fare l'esterno, dietro le punte, conosce i tempi e i giochi".
Sull'obiettivo salvezza: "Sarebbe assurdo pensare a qualcosa di diverso dai 40 punti. Quando arriveremo alla salvezza vi potrò dire cosa faremo dopo".