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PRANDELLI, Amareggiato dalle parole di DDV, come un licenziamento

di Gianluca Losco

Cesare Prandelli si fa attendere. Dieci minuti più tardi del previsto la conferenza stampa del tecnico viola, fatto inusuale per l'allenatore gigliato. Sala stampa assolutamente gremita, in attesa delle dichiarazioni di Prandelli, taccuini e tifosi si attendono una risposta alle frasi del patron Diego Della Valle rilasciate ieri a La Gazzetta dello Sport.

"C'è sempre un po' di imbarazzo, ma voglio essere sempre me stesso. Ho sempre parlato da allenatore della Fiorentina per 5 anni e continuerò a farlo. Sono rimasto molto amareggito, ma non ha scalfito la mia stima verso la società. Ddv è un dirigente come me, forse abbiamo capito che questo sogno potrebbe essere rimandato, per questo c'è stato questo imbarazzo. Leggendo bene le parole suonano come un licenziamento da come ho letto io. Vorrei capire se c'è la volontà di continuare insieme o no. Io non ho preso contatti con nessuno nè firmato con nessuno. Sono l'allenatore della Fiorentina, abbiamo ancora obiettivi in questa stagione e vorrei tenere sempre la concentrazione giusta. Faccio un lavoro in cui sogno di vincere qualcosa, dal punto di vista dei piani industriali non lo so, quello che posso dire è che abbiamo camminato assieme, pensando di poter sognare qualcosa. Il dottor Della Valle con me è sempre stato chiaro: due anni fa mi ha detto che con la Cittadella saremmo stati competitivi, altrimenti avremmo dovuto rivedere i programmi.

Sulla Cittadella. "Credo poco nella Citadella, sono molto sincero... Che vi devo dire, sono qua, con più determinazione di prima, sono un testardo, dentro di me ho sempre un sogno che voglio coltivare. Vorrei parlare di calcio adesso, mi passa anche il disagio magari".

Scelta di vita o sportiva? "Se è un discorso di un anno e poi finisce il sogno, bisogna essere chiari e dire la verità. Se c'è volontà di continuare a coltivare questo sogno, che può essere anche rimandato o messo da parte, allora si parla della volontà di rinnovare per tanti anni e torno sul mio campo, sulle scelte di vita, sentimentali, di una città. Allora va messo da parte il discorso sportivo, faccio una scelta di vita. Se è solo un anno e finisce lì, meglio guardarsi negli occhi e dirsi le cose come stanno. Se c'è la volontà di avere continuità sono disponibile a parlarne, faccio una scelta di vita".

Sulla Juventus. "Ho già scelto quando ho rinnovato. Senza la Cittadella poi non possiamo sognare, io vivo di sogni e sentimenti, di amore per il mio lavoro. Se ci sarà la possibilità di avere la Cittadella non prendo in considerazione nessuna proposta, altrimenti andrò a cercare un sogno. Vorrei continuare a Firenze, ma le condizioni ci sono, o sono rimandate?".

Sull'incontro con Della Valle. "Sono cose imbarazzanti di cui parlare... Se è uscita la notizia che ci saremmo incontrati dopo la Coppa Italia, evidentemente è perché c'è la possibilità di dare due chiacchiere. Molto probabilmente il fatto di voler vincere dei Della Valle, come voglio io, visto che ci sono delle difficoltà, ha portato loro a fare un'entrata a gamba tesa".

Ancora sul suo futuro. " Vivere il proprio lavoro con trasparenza sarebbe un bell'obiettivo. Siamo professionisti, lavoriamo per regalare emozioni, coltivando dei sogni, ci dovrebbe essere chiarezza da parte di tutti. A volte non la si riesce a trasmettere, la verità paga sempre ed alla fine verrà fuori. In questo momento mi sento di dire che per 5 anni la Fiorentina ha comunque sempre mantenuto un atteggiamento di grande dignità, le aspettative professionali e sportive... La chiave è lì. I nostri sono imprenditori vincenti, ora si confrontano con una realtà diversa e ci sono difficoltà ad essere chiari al 100%".

Di nuovo sulla Cittadella. "Non ci credo, dopo 5 anni ci sono stati i Campini. Non ci credo, non prendiamoci in giro. Non è che non credo nel progetto, ritorniamo al discorso precedente. Credo nel mio lavoro, nei miei sentimenti. Sono pronto a fare la squadra più giovane d'Europa, ma gli obiettivi devono essere chiari. Ho fatto una scelta di vita, la rifarei con gioia ed entusiasmo...".