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PRANDELLI ATTACCA VARGAS, Aria di addio

di Marco Conterio

Parole dure, nette. Taglienti, come lame, che mirano dritto al cuore dell'obiettivo. No, Juan Manuel, così no. Prandelli tuona, il peruviano incassa e si sfoga contro un borsone messo lì a bordocampo, come se frustrazioni e delusioni fossero tutte raccolte lì, dentro a quella cerniera. "Si è arrabbiato dopo la sostituzione, ma stavolta anche io -ha commentato il tecnico viola nel post partita-. Non accette queste cose, lui deve accettare certe decisioni: si sta allenando poco, è fuori condizione, ma se vuole diventare un grande giocatore deve imparare a fare le due fasi".

Stoccate non da Prandelli, lui che i panni sporchi li lava in casa, lui che dinanzi ai taccuini fa spesso da paciere e da calmiere degli umori. Stavolta no. Accuse dirette, rimproveri forti. Juan Manuel Vargas deve crescere, nei comportamenti, se vuole diventare un campione. "Nelle mani di Dio" è il titolo del suo avvenire. Nelle mani della Fiorentina, però, il suo presente. Anche se, tassello dopo tassello, il mosaico chiamato 'cessione in estate' va sempre più completandosi. Con somma gioia delle casse viola, pronte ad abbracciare 22 milioni direttamente dalla capitale spagnola o chi per lei.