PRANDELLI,Credo in una Italia vincente
Fonte: radiosportiva
Il c.t della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli è intervenuto in diretta e in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva. Queste le sue parole: "Sono sulla panchina della Nazionale, e quindi sento una grandissima personalità non solo dal punto di vista tecnico ma anche morale. Non sarò mai solo, tutti hanno la voglia di darti dei consigli. L´importante è ascoltare e poi agire secondo i propri pensieri. Avverto molta simpatia attorno a me, e forse perché non ho mai allenato grandi squadre e questo ci ha portato le simpatie di tutti gli altri tifosi. Mi manca il campo, il rapporto quotidiano con i giocatori e con i tifosi. Ci sono però aspetti positivi, perchè ho la possibilità di aggiornarmi e di crescere ma il rapporto con la squadra mi manca molto".
Sullo sciopero: "C´è un po´ di preoccupazione. Ci sono persone che stanno cercando di trovare soluzioni, i calciatori fanno parte di un mondo lavorativo che sta cambiando. I diritti son diritti, le società non devono temere nulla. Serve buon senso, sarebbe bello mandare a tutti un segnale distensivo senza eludere la questione".
Sul Barcellona: "Giocare meglio del Barcellona è molto difficile, in Italia sarà molto difficile proporre un calcio di questo tipo. Dobbiamo sforzarci però di offrire al pubblico un calcio piacevole.
Le difficoltà di Ibra al Barca? E´ una questione di filosofia di gioco, probabilmente son state fatte scelte diverse. Un allenatore segue sempre la sua idea".
Su Mourinho: "Ci siamo intesi da subito, trovando argomenti comuni e soprattutto ho visto in lui un innovativo. L´Italia aveva bisogno di uno come lui. E´ stato uno dei primi a spiegare il perché di certe scelte. Le due espulsioni con l´Ajax? Lo fanno tutti, non c´è niente di strano, sfido qualsiasi allenatore a dire di non averlo mai fatto".
Sulla Juventus: "La Juventus è assolutamente da Scudetto, è molto organizzata, ha spirito, lotteranno fino alla fine". Sul calcio italiano e sulle difficoltà del movimento: "In Italia non si gioca male. Ci sono momenti e momenti. Ho visto comunque sprazzi di calcio propositivo. Ci sono tante squadre che stanno cercando di mantenere la classifica dando continuità di prestazione e questo è importante".
Su Marcello Lippi: "L´ho sempre sentito carico e con la voglia di sfidare tutto e tutti. E´ un patrimonio del calcio, rimarrà nella storia per sempre". Sul cambio generazionale dopo la vittoria in Germania: "E´ finito un ciclo vincente, c´era un gruppo-squadra forte e ora stiamo provando a ricostruire un gruppo che tracci la linea".
Su Cassano: "Auguro ad Antonio di trovare una dimensione dove lo si possa ammirare tutte le domeniche. A Genova era così, spero che rimanga lì. E´ un ragazzo di un´epoca diversa rispetto a Totti o Del Piero. Stesso discorso vale per Balotelli. Deve lavorare per essere amato e stimato dai propri compagni, sui comportamenti, perché sul campo è un giocatore importante". Sui cori razzisti: "Basta con questi buu, non ne possiamo più".
Sulla Fiorentina: "La Fiorentina ha un futuro garantito, ci sono ragazzi importanti, dobbiamo lasciarli crescere senza pretendere troppo. Il popolo fiorentino sa amare i giovani, e si ritroveranno dei gioiellini in casa".
In chiusura un ricordo di Gaetano Scirea: "Un ragazzo meraviglioso, non ha mai parlato male di nessuno. Trovava il lato positivo in ogni persona. In campo poi era un campione assoluto, inutile sottolinearlo"