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PRANDELLI, Dopo otto anni mi sento fiorentino...

di Stefano Borgi

La nazionale è a Coverciano per preparare il doppio impegno con San Marino e Repubblica Ceca. Prandell, però, apre con un commento sul conferimento della cittadinanza onoraria di Firenze. La cerimonia andrà in scena tra pochi minuti in Palazzo Vecchio, nel corso del consiglio comunale: "Tra mezzora sarò molto emozionato, dopo otto anni mi sento un pò fiorentino. E' stata una bella proposta, e sono molto felice. Si, sono emozionato..."

Cè tempo, però, di tornare alla finale di coppa Italia tra Roma e Lazio. La polemica divampa. Osvaldo si scontra con Andreazzoli, reo di averlo escluso dalla finale di coppa Italia. La sua rabbia scoppia negli spogliatoi, l'argentino rompe una porta, litiga con tutti. Oggi la replica su twitter: Osvaldo dà di incompetente ad Andreazzoli, e lo invita a festeggiare con i suoi amici laziali. C'è in ballo il "famoso" codice etico della nazionale, e Cesare Prandelli risponde così. "Non dobbiamo portare in nazionale i problemi dei club. Certo ho saputo, ho letto, ma sono cose riportate. Devo sapere meglio, capire, parlerò con i dirigenti della Roma, e solo dopo valuterò il da farsi. Voglio rifelttere bene..."

Cesare Prandelli si è espresso anche su Cerci, ancora a metà tra Fiorentina e Torino. "Sul ruolo giusto deve parlare Ventura. A me quest'anno è piaciuto molto, l'ho visto decisivo in avanti, e l'ho visto anche scalare dietro. Questo mi piace".

In precedenza Prandelli ha parlato del momento della nazionale italiana, e del calcio italiano in genere: "E' stata una stagione dura, però siamo pronti a ripartir. Con la Repubblica Ceca è una gara di qualificazione, e poi c'è da preparare la Confederations Cup che è una competizione molto importante. Io dico sempre che abbiamo la fortuna di vestire una maglia che ci unisce, e dobbiamo superare certe divisioni. Tatticamente dobbiamo sempre cercare la qualità ed alzare i ritmi. Solo se il ritmo sarà all'altezza dell'avversario, o addirittura superiore, puoi imporre la tua qualità. La differenza tra la finale di coppa Italia e quella di Champions? Si è vista. Al di là della qualità dei giocatori, in Europa le squadre giocano per divertire e divertirsi, noi invece parliamo di vita o morte, partita dell'ultima spiaggia... Così non va bene..."