PRANDELLI, Voglio i tre punti, non mi importa il gioco
Vigilia di campionato per la Fiorentina, che domani nel secondo anticipo della trentatreesima giornata affronterà al Franchi la Roma. Sfida dalla cruciale importanza per la lotta alla Champions; Cesare Prandelli potrà contare sul rientro di Montolivo, restano alcuni ballottaggi in difesa e a centrocampo. Ecco le parole rilasciate in sala stampa dal mister gigliato.
Sulla condizione della squadra: "Anche Jorgensen nell'ultimo allenamento ha avuto un problema, mentre Gobbi e Kroldrup sono recuperati".
Sulla sfida di domani: "Saranno gli ultimi minuti del campionato a essere decisivi. Non dobbiamo pensare solo a domani ma a tutte le partite. Siamo sempre lì nonostante tutto; abbiamo dentro la voglia e la rabbia per fare ottime prestazioni. Dobbiamo avere il pensiero rivolto a queste sei partite".
Vanno bene due risultati su tre domani? "A livello tattico puoi preparare la partita in diversi modi, poi è la partita stessa che ti porta a diverse situazioni. Domani non voglio vedere una squadra passiva, ma uno spirito di battere una squadra importante".
Sullo striscione: "Non è stata una contestazione secondo me, anche se per molti lo è. Gli stessi tifosi avrebbero voluto vedere una reazione diversa da parte dei media. Noi lo abbiamo preso come stimolo e vogliamo dimostrarlo in campo".
Sarà una partita decisiva più per la Roma? "Assolutamente no, finchè la matematica non ti condanna c'è sempre un margine. La Roma ha qualità tecnica e esperienza, sarà una partita decisiva per quanto riguarda il nostro modo di esserci. Io credo sempre per il quarto posto e non vedo perchè non dovrei, dobbiamo pensare ai sacrifici fatti negli ultimi anni".
Su Kuzmanovic e Vargas: "Per quanto riguarda Kuz come tutti i ragazzi giovani, è un passaggio obbligatorio questo, dove devono uscire le qualità caratteriali. Abbiamo provato Vargas avanzato e penso potrebbe essere una soluzione importante".
Totti è in dubbio..."Totti è un giocatore che fa la differenza da solo. Egoisticamente spero che non sia in campo".
Quale messaggio vuole dare alla squadra? "Ci son stati troppi messaggi. Io punto sulla voglia di dimostrare. Ci vorrà pazienza e coraggio da mettere in campo".
Sul Genoa, che giocherà sapendo il risultato di domani: "Quando si va in campo non si pensa a prima o dopo".
Ti aspetti una grande partita? "Nelle ultime quattro giornate ne abbiamo vinte tre e in due abbiamo espresso anche un buon calcio. Io in questo momento preferirei prendere i tre punti perchè alla fine contano i risultati; forse quest'anno c'è stato l'errore di cercare troppo il gioco, forse avremmo dovuto pensare esclusivamente al risultato. La Roma non si metterà tutta in difesa, ha una mentalità vincente, quindi sarà una partita aperta e noi dovremo essere bravi a trovare il momento giusto".
Cosa pensi di Spalletti? "Luciano è un amico, ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore e di saper reggere alle pressioni. Penso che lui rimanga alla Roma".
Sul preusnto walzer delle panchine: "Ultimamente non mi hanno più accostato alla Juventus, quindi io sono tranquillo. La Lazio fino a tre settimane fa sembrava una squadra da rifondare, adesso va bene tutto".