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"PRENEZ-MOI!". GHEZZAL E QUEL MONITO CHE TORNA ATTUALE

di Giacomo A. Galassi

Schierato a sorpresa nel centrocampo con cui la Fiorentina è scesa in campo all'Olimpico contro la Lazio, Rachid Ghezzal probabilmente per la prima volta da quando è a Firenze ha fatto vedere quelle qualità che l'ultimo giorno dello scorso mercato estivo convinsero Pradè e Barone a puntare di lui. Qualità che per la verità fin qui erano rimaste piuttosto nascoste nelle altre 12 partite giocate in stagione con la viola, sia con Montella che con Iachini, ma che adesso potrebbero tornare utili alla causa per portare a casa una salvezza vicina ma non vicinissima.

Iachini aveva già dimostrato di credere nel classe '92 di proprietà del Leicester, scegliendolo anche per la gara contro la Juventus ad inizio febbraio, anche se da quel momento era sparito dai radar. Ora la buona prestazione con la Lazio - dove ha fatto segnare anche la miglior statistica della squadra viola in quanto a palloni recuperati, leggi qui - lo rilancia ad un posto da titolare anche contro il Sassuolo, con buona pace di Duncan e soprattutto Benassi ormai relegati alla panchina (anche se il primo se la lotta con Ghezzal per un posto in campo contro la sua ex squadra).

D'altronde Rachid proprio a FirenzeViola.it disse di avere pazienza a chi lo aveva preso al fantacalcio, perché sarebbe diventato importante (leggi qui). "Prenez-moi, prenez-moi" ("Prendetemi, prendetemi) "aspettate un po' e poi prendetemi". La sensazione è che quel momento sia arrivato: con la fiducia di Iachini, o ora o mai più per Ghezzal.