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PRIMA ALLA LAZIO, POI ALL'INTER E ADESSO ALLA FIORENTINA

di Giacomo A. Galassi

Stefano Pioli non è nuovo a strisce di vittorie consecutive. Certo, quello che la sua Fiorentina sta facendo ha del miracoloso perché arrivare a sei vittorie di seguito dopo ciò che è successo non è cosa da tutti, ma in carriera non è la prima volta che gli accade e perciò non sembra un evento casuale.

Anzi, in entrambe le sue esperienze recenti il tecnico emiliano ha dimostrato di saper trovare il giusto equilibrio per raggiungere un obiettivo, quello delle vittorie consecutive, che non è cosa scontata nel campionato di Serie A.

La prima volta è stata con la Lazio, quando nella stagione 2014/15 sulla panchina biancoceleste ha ottenuto una striscia di 8 vittorie consecutive nel periodo che andava da febbraio ad aprile 2015, con la squadra che fu poi costretta a capitolare contro la Juventus per 2-0. Quella volata portò però la formazione capitolina ad arrivare terza e conquistare un posto in Champions League l'anno successivo.

La seconda volta invece è stata alla guida dell'Inter. In una stagione turbolenta come è stata la scorsa per i nerazzurri dopo l'esonero di De Boer e l'arrivo proprio di Pioli, il tecnico ora alla Fiorentina fu in grado di vincere 7 partite di fila tra dicembre e febbraio (sconfitto anche in questo caso dalla Juventus) e di conquistare comunque 33 punti su 39 disponibili nelle partite tra il 16° e il 28° turno di quel campionato.

Con la Fiorentina adesso siamo a 6 vittorie consecutive, ma la striscia è ancora aperta. La partita con la Spal di domenica prossima al Franchi diventa perciò decisiva per continuare in questo ruolino di marcia fantastico. Anche perché, se per i viola una striscia così non accadeva dal '64 (leggi qui), per l'allenatore della squadra gigliata questo fatto non è assolutamente nuovo.