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PRIMAVERA, Stagione positiva e giovani valorizzati

di Niccolò Santi

La Fiorentina Primavera non può che ritenersi soddisfatta della stagione fin qui disputata. Sono quattordici le vittorie e sette le sconfitte ad oggi raccolte in campionato. Tre i pareggi. La squadra viola, la cui ultima formazione titolare schierata contro la Sampdoria ha un valore di circa venticinque milioni, figura terza in classifica con quarantacinque punti, a pari merito con la Roma. Una collocazione di tutto rispetto.

Ma il vero successo di quest'anno è rappresentato ovviamente dalla vittoria della Coppa Italia di categoria. La quarta, per la precisione. La squadra di Emiliano Bigica, infatti, ha riportato a casa un trofeo che mancava ormai da otto anni: dai tempi della Fiorentina di Renato Buso e dei vari Khouma Babacar, oltre che di qualche meteora o anche rimpianto (è il caso, ad esempio, di Michele Camporese e Cristiano Piccini).

Oggi non è una Viola da meno, considerando le pianticelle che è riuscita a coltivare. E valorizzare. Dusan Vlahovic, Tofol Montiel, Marco Meli, Erald Lakti, Georgios Antzoulas, Gabriele Ferrarini... L'elenco potrebbe continuare. L'ultimo della lista ad essere stato aggregato in prima squadra è il centrale di centrocampo Nicky Beloko, il cui ruolo - di questi tempi cruciale - potrebbe tornare non poco utile alla causa gigliata.

Un applauso, oltre che al tecnico Bigica, va senz'altro ai suoi collaboratori, che sono stati capaci di valorizzare un gruppo in buona parte rinnovato. Non è un caso se adesso lo staff di Vincenzo Montella conta un nuovo componente di nome Paolo Riela, trentaseienne, dal 2013 allenatore in seconda dei giovani viola e poi vice di Federico Guidi, nonché successivamente di Emiliano Bigica. La meglio gioventù, in tutti i sensi.