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PRIMI TROFEI E FUTURO: I PENSIERI DEI TRE VIOLA CHE SI GIOCANO LA COPA AMERICA

di Andrea Giannattasio

L’appuntamento è fissato alle 2 di notte italiane in quello che, assieme a Wembley e San Siro, viene comunemente etichettato come uno dei templi del calcio mondiale, ovvero il Maracanã di Rio De Janeiro. Un impianto spettacolare (con quasi 80.000 posti a sedere) che sarà però vuoto a causa del Covid quando Brasile e Argentina scenderanno in campo per disputare l’ultimo atto della Copa America. I dirigenti della Fiorentina resteranno di sicuro svegli per gustarsi uno dei più grandi classici di sempre e gli occhi, in particolare, saranno puntati sui tre viola che questa sera si giocano una fetta molto importante della propria carriera, prima di staccare tre settimane e di pensare poi al futuro. Uno scenario che, per Pezzella, Martinez Quarta e Gonzalez, potrebbe essere molto diverso e che già adesso - in ottica Fiorentina - vive su tre piani emozionali assai diversi. 

Per il capitano (dato sicuro titolare questa notte, stando alle ultime indiscrezioni) vincere la Copa America significherebbe alzare il quinto trofeo in carriera, il primo con la Selección dopo i quattro sollevati con la maglia del River tra il 2013 e il 2015 e potrebbe essere il viatico migliore per affrontare poi il nodo legato al suo futuro a Firenze: i rapporti con la società non sembrano idilliaci da tempo ma molto di quello che farà l’ex Betis passerà dal confronto che andrà in scena ormai ad agosto tra Italiano e il difensore. L’ipotesi che il giocatore resti (anche se a un anno dalla scadenza del contratto) è ancora in piedi ma saranno come sempre fondamentali le motivazioni, dopo una stagione (la scorsa) in cui il rendimento di Pezzella non è stato esaltante (soprattutto per colpa dei postumi del Covid) ed ha fatto storcere in più di una circostanza il naso alla piazza.

Visione totalmente opposta per Martinez Quarta (che partirà tra le riserve questa notte) e Nico Gonzalez, in ballottaggio con Di Maria fino all’ultimo (anche se favorito): l’ex River (che ha già sollevato tre trofei con il River tra il 2018 e il 2019) rappresenta indubbiamente una colonna portante della difesa della Fiorentina per i prossimi anni e, in caso di partenza di uno tra Pezzella e Milenkovic, sarà un titolare inamovibile della prossima stagione. Stesso discorso per l’ex Stoccarda, che non solo stanotte si gioca il primo trofeo in carriera (anche a livello di club non ha mai vinto nulla) ma potrebbe arrivare a Firenze con il biglietto da visita di campione di Sudamerica e, soprattutto, l’etichetta del colpo più caro della storia viola. Sentimenti diversi, dunque, per i tre argentini della Fiorentina. Che in ogni caso, tra poche ore, si giocano un capitolo importante della propria carriera.