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(PRIMO) PASSO FALSO

di Tommaso Loreto

Sorge spontanea la domanda, a questo punto. Ma chi vuole venire a Firenze a riavviare un ciclo? C'è qualcuno, nel mondo del calcio, che se la sente di raccogliere la sfida viola all'orizzonte? Perchè il "no" di Oriali ha il rumore sordo dell'ennesima detonazione in casa Fiorentina. E adesso? Come ripartire nei consulti? Come arrivare comunque preparati all'ennesima scadenza prima anticipata con tempismo da Cognigni, e poi rimandata da ADV di fronte alle contestazioni su Ranieri e ai dubbi di Oriali?

Il rifiuto di Oriali arriva peraltro con quelle stesse suggestioni che un po' tutti, da queste parti e di questi tempi, vivono. Con quale buget si avvierà la costruzione di una rosa che deve essere smantellata? E con quale allenatore sulla panchina visto che, in linea con le altre stranezze viola (tante per la verità) si era deciso di affondare sul tecnico prima ancora di chiudere il discorso per il direttore sportivo? Insomma, la fumata nera su Oriali, che ricorda le tante fumate nere sul mercato con la differenza che oggi Corvino non c'è più, adesso rimette in gioco tutto. E soprattutto rinnova la sensazione d'improvvisazione che regna in quesa società. 

Mentre il tempo scorre e mentre i dubbi sulla nuova stagione incombono e mentre, si dice ormai da venti e passa giorni, in casa Della Valle sia arrivato il momento delle decisioni. Verrebbe da pensare che, allora, quelli che ancora oggi si domandano quale sia il progetto della Fiorentina (cartellini viola, concerti al "Franchi" e fair play a parte) non siano poi così negativi. O che, addirittura, nella stessa Fiorentina non ci sia unità di vedute e d'intenti su cosa fare da domani. E che, tra l'altro, anche lontano da Firenze, e anche tra gli stessi addetti ai lavori, resista una certa perplessità su cosa voglia veramente fare questa proprietà nella prossima stagione. Del resto, ancora oggi, sarebbe divertente chiedere ai tifosi se hanno capito bene quale sia il nuovo progetto viola. 

Una brutta, bruttissima, tegola insomma, e chissà che sia solo una coincidenza che proprio oggi, qualcun altro scettico sul progetto viola, abbia vissuto il suo primo giorno di scuola in rossonero. Non resta che attendere, comunque la si guardi, ma con la speranza di poter trovare un'alternativa il prima possibile. Un'alternativa, per inciso, possibilmente diversa da quella interna, se è vero che gli attuali dirigenti hanno le loro responsabilità insieme a Corvino per le incertezze di oggi. Perchè di questo passo, il tempo che scorre inesorabile, rischia di fare gli stessi danni delle tempeste d'idee che da un anno a questa parte incombono sulla Fiorentina. E se i primi passi della Fiorentina che deve rinascere sono questi, come minimo c'è di che preoccuparsi.