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PRIZIO, Gasp irresponsabile. Avvelena di più il clima

di Stefano Prizio

Ero stato il primo, consapevole dell’impopolarità e del rischio di finire spernacchiato, a lanciare un invito di civiltà esortando il vivace pubblico del parterre di tribuna al Franchi a lasciar perdere quel simpaticone con la chioma bianca che occupa il ruolo di allenatore dell’Atalanta. Con leggero sgomento ho appreso che a bordo campo, vicino alla panchina orobica, erano stati comandati due poliziotti che la Questura ha saggiamente impegnato lì per evitare baruffe o episodi più gravi. Poi, finita la partita tra viola e Atalanta, dove i gigliati hanno prevalso con merito e senza episodi di campo particolarmente controversi, ho letto, si con vero sgomento, le dichiarazioni di Giampiero Gasperini sul pubblico del Franchi, preso a parole offensive e motteggianti dal tecnico atalantino.

Io sollecitavo i tifosi a mantenere una postura educata e civile, anche dinanzi al grugno più antipatico della serie A. E non rinnego quella posizione, poiché sarebbe vile. Tuttavia adesso, finita la partita e volate le offese senza episodi eclatanti per fortuna, dico che più grave della poca educazione è l’irresponsabilità di un professionista chiamato per il ruolo che svolge a obblighi (anche di sopportazione) più gravosi rispetto al pubblico di uno stadio.

Gasperini, o chiunque altro, non deve e non può usare frasi ed epiteti ingiuriosi e perculanti nei confronti del pubblico, men che meno avverso, facendolo egli si accolla la responsabilità di reazioni scomposte, che non sto qui giustificando preventivamente, sia chiaro. Ma poiché è possibile che la prossima volta invece che due soli poliziotti ce ne vorranno di più, sapremo chi chiamare responsabile per un clima che bisognava svelenire e che invece s’è avvelenato ancor di più. Sulle parole di Gasperini riguardo al pubblico (pagante) di colore viola, davvero nulla ha da dire la Figc o l’assoallenatori?