PROBLEMI ESTERNI
E dire che, dichiarazioni a parte, almeno sul fronte Bernardeschi il ruolo sembrava finalmente quello giusto. Nella crescita esponenziale del numero 10 viola c'è indubbiamente lo zampino di Paulo Sousa, e soprattutto quel pizzico di libertà in più concessa nell'ultimo mese. Nessun compito difensivo, ma anzi la facoltà di svariare da destra a sinistra per tutta linea offensiva. I risultati, in termini di prestazioni e gol, non si sono fatti attendere (così come le voci sul futuro di Bernardeschi, peraltro alimentate dallo stesso Sousa) eppure i problemi sulle corsie esterne non si sono del tutto risolti.
Per un elemento che ha finalmente trovato la posizione ideale in campo, infatti, ne resta un altro che, nonostante la fiducia pressochè costante del tecnico, continua a deludere. E' in particolare il caso dello spagnolo Tello, la cui ritardata sostituzione a San Siro è stata tra gli aspetti più criticati nella gestione di Sousa. Sull'impiego di Tello dettato dalle clausole del contratto stipulato con il Barcellona (meno gioca più la Fiorentina sarà costretta a pagare) Corvino ha prontamente smentito, ma ancora più difficile da comprendere è l'ostinazione con la quale l'allenatore portoghese si affida a lui.
Perchè poi i problemi di Tello sono ogni partita più evidenti e, soprattutto, sempre più condizionanti. Una Fiorentina che anche grazie alla crescita di Bernardeschi cerca il gioco sulle corsie esterne ha assoluto bisogno di elemento che dia come minimo maggiore continuità. Di prestazione, certo, ma anche di inserimento in una realtà che ancora non sembra certo andargli a genio. Senza contare che anche sulla linea difensiva, che sia a destra o sinistra, le accoppiate Tomovic-Salcedo e Milic-Maxi non garantiscono una copertura insuperabile.
Trattasi perciò di un bisogno da soddisfare il prima possibile, viste le scarse alternative offensive nel ruolo in questione. Almeno (anche) questo ha raccontato San Siro. Se Federico Chiesa può già essere considerato un elemento all'altezza della prima squadra i più giovani Perez (all'esordio domenica sera) e Toledo (a tutt'oggi ancora infortunato) non hanno le stesse caratteristiche, mentre l'adattamento di Cristoforo (schierato sulla sinistra nell'ultima gara di Europa League con il Paok) è tutto da valutare. Eppure, continuando in questo modo, nè la Fiorentina, nè lo stesso Tello, sembrano trarne un grande giovamento.