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PROGETTO QUARTA: COME NASCE LA MOSSA CHE HA CAMBIATO LA FIORENTINA

di Alessandro Di Nardo

"Si può fare" - lo gridava il dottor Frenkeisten all'inizio di una fortunata pellicola degli anni '70. Dal genio dello scienziato tedesco era uscita una creatura spaventosa composta in laboratorio da parti scelte ad hoc di altri esseri umani. Ecco, togliendo la patina horror alla storia, un po' quello che ha fatto Vincenzo Italiano con Lucas Martinez Quarta

Come un moderno Frenkestein, ispirandosi a maestri del passato -lo stesso Italiano ha ammesso di aver tratto spunto dal Milan di Sacchi e dalle posizioni ibride di Baresi e Costacurta - ma osservando anche illustri colleghi del presente - basta guardare l'utilizzo che Guardiola sta facendo di Stones negli ultimi anni - il timoniere viola ha lavorato nel laboratorio del Viola Park per costruire un ruolo cucito addosso alle caratteristiche del Chino: non più un semplice difensore, ma un giocatore chiave nella prima costruzione e nell'assalto alla porta. Anche a Napoli, in casa dei campioni d'Italia, Quarta si è catapultato spesso in piena area avversaria, colpendo un palo da cui si è originato il gol di Brekalo e andando vicino ad un gol da Puskas con una sforbiciata da beach soccer. 

I numeri non mentono, la trasformazione del Chino da difensore con propensioni offensive ad un vero e proprio "falso otto", come è stato ribattezzato da alcuni tifosi viola, è completa. Due reti in stagione, un assist, 1,5 tiri in media a partita, 1,48 palloni toccati a partita nell'area avversaria. Il Chino è diventato l'incubo dei match analyst che, per raggio d'azione e numeri offensivi prodotti, non sanno più se metterlo a paragone con i centrocampisti o coi colleghi di reparto.

Proprio un match analyst, Luca Masini, ci ha spiegato come l'utilizzo che Italiano fa di Quarta sia una sorta di unicum anche a livello europeo: "L'anno scorso lo faceva avanzare sulla linea dei centrocampisti, proprio come fa Guardiola con Stones. Quest'anno però i compiti dell'argentino sono cambiati. Non è più solamente un consolidatore del possesso palla ma un 'invasore'. La differenza, ad esempio, con Stones  e Baresi è che Quarta non si ferma sulla linea dei centrocampisti ma continua la corsa e si inserisce con frequenza in area. Questo suo movimento è spesso illeggibile per le difese e sposta gli avversari, permettendo spesso a Bonaventura di godere di spazio di giocata". 

Nel sistema quasi scientifico messo in campo da Italiano, Quarta risulta la variabile impazzita, la nota fuori dal pentagramma che rende la melodia più orecchiabile. Della nuova vita  calcistica di Quarta beneficia la Fiorentina ma soprattutto lo stesso calciatore: con la crescita sotto i dettami del maestro di Karslruhe, l'argentino ha ritrovato la maglia della Seleccion.  Insomma, dell'exploit di Quarta se ne sono accorti un po' tutti: il Chino è la grande riscoperta di questa prima parte di stagione, la creatura forgiata da Italiano che ha permesso alla Fiorentina un salto di qualità che fino a poche settimane fa sembrava impossibile.


L'evoluzione di Martinez Quarta - Luca Masini (match analyst)