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PRONTO INTERVENTO GIUGNO: SUBITO LE POSIZIONI SCOPERTE

di Dimitri Conti

Mancano diciotto giorni e il calciomercato ufficialmente inizierà, ma sarebbe folle o sciocco attenersi formalmente alle date. Una spiegazione pratica, per esempio, l'ha data Giuseppe Marotta qualche giorno fa, spiegando come sua intenzione allestire un'Inter pronta ad iniziare la stagione, o quasi, già alla fine di giugno. Non ci è dato sapere se e quanto questa uscita pubblica possa aver ispirato o meno qualche collega, ma di sicuro c'è che anche la Fiorentina sa di dover intervenire subito su qualche posizione oggi scoperta, così da evitare sorprese, entro la fine del mese o poco oltre.

Il ritiro di Moena inizia tra poco meno di un mese (il 10 luglio) e l'intenzione della dirigenza viola è, confermando in buona parte una base già pre-esistente, di completare alcuni degli innesti più pesanti entro quella data e consegnarli al tecnico Italiano così da permettergli di plasmarli già dalle Dolomiti, nello stesso (efficace) modo già testato un'estate fa. Quanti i punti d'intervento, nell'ottica di una doppia competizione già da agosto? Tre.

Il primo riguarda il posto lasciato vuoto da Torreira: ad oggi chi è ben informato sulla situazione della trattativa, nonostante il giocatore stia di fatto gridando a gran voce di voler tornare a Firenze, racconta che il futuro dell'uruguaiano sia da altre parti. Magari sempre in Italia. Al suo posto dovrebbe arrivare Florian Grillitsch e non è un caso che il suo agente, Kristian Bereit, sia a Firenze da venerdì: l'intenzione di tutti è provare a chiudere presto.

Discorso simile vale per il terzino destro, alla luce di Odriozola tornato a Madrid. Quella di un nuovo ritorno del basco rimane un'opzione valida universalmente ma, pensandoci bene, sembra più una di quelle situazioni destinate a sbloccarsi a fine estate ed è difficile che la Fiorentina possa permettersi di aspettare così tanto. Non a caso i dirigenti viola hanno già sondato intensamente Bellanova prima e Dodo poi, costruendosi un castello di alternative (con anche altri nomi) su cui lavorare.

Infine, l'attaccante. Nella logica del gioco delle coppie, con il destino di Piatek incerto (di sicuro c'è che la Fiorentina non spenderà i 15 milioni di euro per tenerlo) la necessità del numero nove arriva persino prima di quella del portiere (in fondo Terracciano ha dato garanzie e, pure dovesse andarsene Dragowski, Rosati va verso la conferma) o del vice-Biraghi e in ballo rimangono sempre i nomi che vi abbiamo raccontato negli scorsi giorni. Su uno dei "magnifici cinque" è lecito aspettarsi presto un'accelerata.