PROPOSTA INDECENTE
Tardiva, inopportuna ed irricevibile. Con questi tre aggettivi la Fiorentina ha deciso di liquidare - stavolta ufficialmente - la proposta economica del Milan per Adem Ljajic. Un'offerta ritenuta ancora troppo distante da quelle che al momento sono le richieste economiche viola e che di fatto complica in modo piuttosto netto i rapporti tra i due club, da tempo tesi dopo il discusso finale di campionato e le parole di Pizarro in sala stampa. A Milano, però, sono tutti sicuri ed ottimisti: Ljajic vestirà la maglia rossonera. Se non ora, al più tardi tra dodici mesi. L'accordo dei rossoneri col giocatore infatti esiste già da tempo. Un iter, dunque, che ricalcherebbe perfettamente quello che fu percorso da Riccardo Montolivo, un'ipotesi che però la Fiorentina intende evitare a tutti i costi. È però una curiosa coincidenza che, così come avvenne per il centrocampista di Caravaggio la Fiorentina abbia dovuto dire no a un'offerta proprio del Milan sempre per il suo giocatore in scadenza. Nell'estate 2011 il ds viola Pantaleo Corvino rispedì (seccamente) al mittente la proposta per Montolivo (che come Ljajic oggi avrebbe visto scadere il proprio contratto un anno dopo): metà Strasser e metà Paloschi. Corvino, a quel punto, preferì usufruire delle prestazioni di Montolivo per tutta la stagione 2011/12 e poi perderlo a parametro zero. Anche se una ghiotta offerta della Roma (12 milioni) a fine agosto 2011 fu rifiutata stavolta da Montolivo stesso che era già in parola col Milan. Oggi gli 8 milioni offerti per Ljajic sembrano addirittura un passo avanti rispetto alle comproprietà di Strasser e Paloschi. Come andrà a finire la vicenda del giovane Adem? All'ottimismo dei rossoneri fanno da contraltare la fiducia dell'ambiente viola e il pugno duro dei Della Valle, pronti a un nuovo scontro con il Milan.