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PROSPETTIVE DI MERCATO

di Tommaso Loreto

Prima ancora di essere annunciato come nuovo allenatore viola Vincenzo Italiano aveva già avuto modo di confrontarsi su scelte e obiettivi del prossimo mercato, e non a caso nei lunghi summit andati in scena quando ancora con lo Spezia si trattava la risoluzione dello staff del tecnico non è mancato praticamente nessuno, dal dg Barone al ds Pradè fino al neo entrato in gruppo, Nicolàs Burdisso.

Un lavoro a priori per capire indirizzi da tenere di conto e obiettivi da perseguire, pur con la consapevolezza di dover prima di tutto dare una nuova chiave tattica alla rosa a disposizione. In tal senso la scelta di un allenatore votato al gioco come Italiano pare rappresentare un’ottima garanzia, ma è chiaro che tutto ruoterà intorno al mercato.

E così mentre i nomi destinati a far le valige non sembrano essere cambiati rispetto al recente passato (leggere alla voce difesa dove dopo l’addio di Caceres sono attesi quelli di Milenkovic e probabilmente Pezzella) in entrata si cominciano a intravedere i primi target, anticipati da ruoli e caratteristiche che fin da ora sembrano indispensabili. Un esempio di questo tipo è certamente il regista che la Fiorentina conta di regalare a Italiano, e sotto questo profilo l'interista Stefano Sensi sembra già aver scalato tutte le gerarchie.

Al netto delle perplessità legate alle condizioni fisiche di un calciatore troppo spesso ai box il profilo è considerato ideale per alimentare il 433 che i viola vogliono indossare il prossimo anno, e al di là dell’eventuale interesse dell’Inter per Dragowski la società si sarebbe anche già mossa per capire i margini di fattibilità della trattativa. Tra le alternative non dovrebbe esser difficile immaginare vecchi pallini come Torreira o lo svincolato Ricci (che Italiano ha allenato proprio a Spezia) mentre qualche metro più avanti prende ulteriore forza la candidatura di Zaccagni che i viola avrebbero già sondato.

Di certo, oltre all’interesse datato per Messias e alla ricerca di un alternativa a Vlahovic che anche Simy del Crotone potrebbe rappresentare, serviranno anche elementi in grado di alzare la competizione interna, come avverrebbe con l’ingresso di Zappacosta nel caso (probabile) in cui Lirola venisse accontentato e lasciato a Marsiglia, o come sulla corsia sinistra dove l’ultimo nome da mettere in concorrenza con Biraghi sarebbe quello dello scozzese Aaron Hickey del Bologna.