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PROVE FINALI

di Luciana Magistrato

Domani pomeriggio la Fiorentina volerà da Firenze a Valencia per l'ultima amichevole pre-campionato. Un test importante per vedere se, a una settimana dal campionato, la squadra è cresciuta di condizione e in meccanismi. Le quattro sconfitte precedenti non hanno lasciato il segno fortunatamente, anche se perdere non fa mai piacere e fa squillare sempre campanelli di allarme, però i quattro ko (pur pesanti) sono figli di situazioni diverse che hanno mostrato sprazzi di buona Fiorentina nonostante i limiti di forma e di coperta messi in luce. A Valencia si tratterà però di una rifinitura più che di un ulteriore momento di esperimento tattico, per vedere magari la crescita dei suoi e il grado di integrazione dei nuovi, in attesa che la squadra sia al completo. Valencia darà risposte in vista della Juve, perché è impossibile sperare di utilizzare eventuali arrivi di questa settimana tra l'amichevole e il campionato.

Soprattutto in difesa Sousa per ora non ha ricambi perciò cercherà di rodare il più possibile quella vecchia (al netto di Diks, un giovane che ancora deve entrare in certi automatismi), per farli giocare quasi a memoria e con il minor dispendio di energie. A centrocampo, mantenendo il 3-4-1-2, per Sousa sarà l'occasione di verificare la condizione di Bernardeschi, l'ultimo a rientrare, e le evoluzioni di Toledo. Il dubbio dell'attacco è se puntare sulla coppia Rossi-Kalinic che dà la sensazione di maggiore affiatamento rispetto ad uno Zarate più "egoista" ma anche il più in forma delle punte, l'unico per ora a garantire fantasia davanti in attesa del miglior Rossi. Tra i pali infine sembra recuperato Dragowski che si allena con gli altri portieri. Chissà se Sousa gli darà spazio o, in vista della Juve, resterà su Tatarusanu e Lezzerini. Insomma, il tempo corre e Valencia è un test troppo importante per sprecarlo.