PROVVIDENZA GONZALO, NETO C'E', FIATO SOSPESO PER PEPITO
NETO – Praticamente inoperoso per tutto l'arco del primo tempo è fortunato sulla traversa colpita da Mbaye. Si fa saltare da Paulinho, ma sul successivo colpo di testa è un gatto. Ancora più bravo sul tiro da fuori area di Benassi. Reattivo, 7.
RONCAGLIA – Preferito a destra conferma di trovarsi più a suo agio con la difesa a tre. Presente, 6.
RODRIGUEZ – Al centro della difesa comincia subito a dettare legge sui palloni alti, seppure abbia qualche problema di troppo quando deve far ripartire l'azione. Spettacolare nel deviare di testa in rete il vantaggio viola. Provvidenziale il suo salvataggio su un tiro a botta sicura di Paulinho. Provvidenziale, 7,5
SAVIC – Il Livorno pensa soprattutto a difendersi e in attacco non si vede mai. Ha perciò poco lavoro da smaltire. Al posto giusto, 6
CUADRADO – Dopo un paio di discese delle sue Ilicic gli porge un pallone d'oro che lui però non controlla. E' l'emblema del suo primo tempo nel quale ne azzecca poche. Si accende, finalmente, dopo 2 minuti nella ripresa e Bardi deve mandare in corner. Nel finale si fa trenta metri di campo in solitudine ma poi non trova lo specchio della porta difesa da Bardi. Chiude con un missile fuori di poco, ma stasera non incide, 5,5
AQUILANI – Per l'occasione capitano regala qualche giocata pregevole nella prima mezz'ora. Dà ordine e non fosse per Tagliavento si troverebbe anche un pallone d'oro per raddoppiare. Mobile, 6,5.
PIZARRO – Torna in cabina di regia dopo qualche gara ai margini. E almeno in avvio sembra ritrovare subito sicurezza. Non la smarrisce nemmeno quando giochicchia in piena area di rigore in ripiegamento difensivo. Rientro ok, 6.
BORJA VALERO – Qualche controllo sbagliato quasi che non avesse la giusta concentrazione. Tanto che il suo apporto, nel primo tempo, è relativo. Anche nella ripresa non sembra su livelli eccelsi, ma sforna su angolo l'assist giusto per Gonzalo. Ci riprova poco dopo su punizione. Ancora convalescente, 6.
Dal 35'st AMBROSINI – S.v..
VARGAS – Qualche tentativo, senza troppa convinzione, e poc'altro in un primo tempo abbastanza grigio. Ha sui piedi l'occasione migliore ma Bardi respinge il suo tocco da due passi. Anche per questo, stasera, non raggiunge la sufficienza, 5,5.
ILICIC – Comincia bene, dialogando spesso e volentieri con Giuseppe Rossi. Poco prima del ventesimo si fa ammonire salvo offrire poco dopo un pallone d'oro a Cuadrado. Qualche lampo prima di uscire. Buona volontà, 6.
Dal 16'st JOAQUIN – Dopo il suo ingresso la Fiorentina sfonda con maggiore facilità e regala più profondità. Dinamico, 6.
ROSSI – Molto movimento, alla ricerca di spazi che inizialmente il Livorno non concede. Costretto ad arretrare il baricentro per farsi trovare è meno incisivo in zona tiro. Sfiora il vantaggio con una girata sotto porta dalla quale nasce l'angolo del vantaggio. Poi ci pensa Rinaudo a metterlo fuori causa. Col fiato sospeso, 6.
Dal 25'st MATOS – Entra e come già capitato si dimostra subito pronto, tenendo alta la squadra. All'altezza, 6.
MONTELLA – Torna al 3-5-2, con Ilicic dietro a Rossi. Ma davanti a un Livorno chiuso è un problema impostare la manovra, e soprattutto arrivare al tiro. Con nove uomini schierati davanti a Bardi, e il solo Paulinho davanti, la squadra amaranto fa muro e la Fiorentina sfiora il gol soltanto con Vargas nel secondo tempo. Tolto Ilicic prova Joaquin. I viola rischiano molto sulla traversa di Mbaye ma passano poco dopo con Rodriguez. L'uscita di Rossi cambia ulteriormente i piani del tecnico che getta nella mischia Matos Ryder. Tre punti tanto sofferti quanto preziosi in attesa di notizie su Rossi e anche che qualcuno si accorga delle direzioni di gara griffate Tagliavento. Pescara è vendicata, 6,5.