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PULGAR, IL 3° REGALO DI CESARE. MA CON IACHINI TORNA IN BILICO?

di Andrea Giannattasio

Potrebbe essere Erick Pulgar il terzo paziente viola guarito dalla cura Prandelli, all’interno di una stagione piena di difficoltà. Dopo Vlahovic (11 gol sotto la gestione del tecnico dimissionario) ed Eysseric (che prima della sosta, contro il Milan, è stato il giocatore che ha corso di più), il cileno, gettatosi alle spalle un momento di difficoltà legata ai postumi della sua battaglia col Covid, sembra essere tornato sui livelli delle prime stagioni in Italia. 

E questo tanto sotto l’aspetto dei progressi fisici (sono sette le gare consecutive giocate da titolare) che della ritrovata brillantezza in quella che, da sempre, è la sua specialità: i calci di punizione. Contro i rossoneri, l’ex Bologna ha festeggiato le cinquanta presenze da titolare alla Fiorentina con un colpo da biliardo che è valso il momentaneo 1-1, trovando il primo gol stagionale sugli sviluppi di una parabola che ha tolto le ragnatele dall’incrocio dei pali. 

Una variazione sul tema, visto che le sette reti dell'anno scorso erano state realizzate tutte su rigore: il modo migliore per certificare un ritorno da tempo atteso. Adesso però per Beppe Iachini si porrà il dilemma che aveva tenuto banco all’inizio di questa stagione: sarà possibile la convivenza con Amrabat? Lo storico racconta che nelle prime sette giornate di questo campionato, solo una volta (a Parma, prima dell’esonero) il tecnico ascolano ha proposto dal 1’ i due mediani assieme…